Appuntamento con Dante sabato 22 settembre alle ore 21.00 all'Oratorio di Santa Croce a Monterosso. Mirco MANUGUERRA, presidente Centro Lunigianese di Studi Danteschi, durante la serata presenterà il suo volume "A Tavola con Dante alla corte dei Malaspina" con il saggio introduttivo di Giuseppe BENELLI presidente Accademia Lunigianese di Scienze ‘G. Capellini’.
Il Centro Lunigianese di Studi Danteschi ha portato a dimostrazione l'effettivo riferimento allo Sciacchetrà, il vino passito dolce prodotto nelle Cinque Terre, nella citazione della "Vernaccia" che si fa in un noto passo della Divina Commedia, risultato ottenuto attraverso un attento lavoro di comparazione filologica del termine dantesco con tutte le indicazioni che sullo stesso vino ci vengono offerte da autori quali Salimbene da Parma, Boccaccio ed il Petrarca.
L'evento è organizzato dal Comitato "Lunigiana Dantesca 2021", a cui il Comune di Monterosso ha aderito ed è patrocinato dalla Società Dantesca Italiana.
Stare a tavola con "Dante" significa onorare sia la persona che il pensiero. Cucinare è un processo che richiede cultura quando lo si produce, quando lo si prepara e quando lo si consuma.
Non a caso il linguaggio nasce intorno a una pietra che, come tavola, raduna attorno a sé uomini che gustano insieme il cibo. Il senso del gusto percepisce e distingue i sapori e li lega a lingua e bocca che hanno a che fare con il linguaggio. Il legame è evidente in espressioni come avere «sete di sapere» e «fame di conoscenza».
Dante usa il cibo per lo più in senso allegorico. Nella cultura medievale le rappresentazioni allegoriche, come personificazioni di concetti astratti, come vizi e virtù, amore e morte, crudeltà e paura, hanno costituito la trama di fondo dell’arte.