Con una fortezza da tutto esaurito per la messa in scena della seconda puntata dell’opera lirica “Rita Soap Opera”, liberamente ispirata a Rita di Gaetano Donizetti, si è conclusa ieri la XIX edizione del Sarzana Opera Festival, una kermesse che quest’ anno ha visto esibirsi non solo giovani talenti e grandi professionisti della lirica internazionale, ma che ha anche regalato emozioni sulle note di generi musicali differenti: dall’operetta, al repertorio napoletano, dalle più belle canzoni tratte dai musical più famosi, al raffinato concerto del mandolinista Carlo Aonzo accompagnato dall’ Ensamble a pizzico “ Melis Mandolin Quartet” con la partecipazione straordinaria del soprano Lucia Conte.
Dopo la proclamazione del Sopranista brasiliano Bruno De Sa Nunes quale vincitore dell’edizione 2018 del Concorso Spiros Argiris, cuore della manifestazione, al quale è andata una borsa di studio di € 5.000 per continuare nel suo percorso di formazione, sabato e domenica scorsa l’evento più atteso, la messa in scena, da parte dei giovani talenti selezionati per frequentare la master class guidata dal soprano Katia Ricciarelli e dal tenore Fabio Armiliato, dell’Opera buffa Rita, di Gaetano Donizetti, in una versione rivisitata, riletta dal regista Davide Garattini Raimondi in chiave soap opera e suddivisa in due appuntamenti.
“Un'opera resa contenitore, un esperimento che non ha precedenti dilatare l’opera in due giorni inserendo all’interno altre storie” - evidenzia il regista - “i personaggi di Rita sono tre, ma noi abbiamo utilizzato ben 12 cantanti”. Un esperimento riuscito, reso evidente dal grande successo di pubblico.
Nell’albergo gestito da Rita con suo marito Beppe si sono intrecciate infatti le storie di illustri personaggi di famose opere donizettiane e non solo, come Adina o Nemorino, in un intreccio frizzante di amori e tradimenti sulle note di alcune delle arie più famose del panorama lirico, che nella giornata di sabato si sono dipanate lasciando il pubblico con il fiato sospeso come in una vera soap opera dove, solo nella giornata di ieri, si è conosciuto l’happy end.
Un pastiche quello portato in scena dal regista Davide Garattini Raimondi, molto apprezzato dal pubblico della Cittadella, per la bravura dei cantanti e per le arie emozionanti e conosciute al grande pubblico scelte dal regista, per la scenografia moderna, i costumi volutamente realizzati con abiti di alta moda e le voci narranti tra cui ha spiccato quella di Katia Ricciarelli.
Un Sarzana Opera Festival come ogni anno di grande qualità ma con qualche cosa in più: l’edizione 2018 ha portato con sé anche commistione di generi ed innovazione.
“La musica è una sola” - sottolinea il Direttore Artistico del Festival Sabino Lenoci - “anche se si divide in diversi percorsi musicali, l’emozione che da è unica ed è proprio questo che volevamo suggerire al nostro pubblico quest’anno”.
Spente le luci sull’edizione 2018 già il direttore Artistico Sabino Lenoci e l’organizzazione del Sarzana Opera Festival sono pronti per mettersi al lavoro sull’edizione 2019 che sarà anche la ventesima. Un festival che si preannuncia rinnovato.
“Dopo l’incredibile successo riscosso quest’anno nella serata dedicata all’operetta abbiamo deciso di inserirla in cartellone come appuntamento fisso” - sottolinea Sabino Lenoci - “ma non sarà l’unica novità, vogliamo che la formazione dei giovani e la musica lirica risuoni a Sarzana non solo 15 giorni ma durante tutto l’anno e stiamo lavorando perché questo sia possibile”.