Il 19 giugno inaugurerà a Tokyo, presso il National Museum of Western Art, la mostra "Michelangelo and the ideal body", a cura di Ludovica Sebregondi, direttrice del fiorentino Palazzo Strozzi, che sarà visitabile per tutta l’estate, fino al 24 settembre 2018.
Un appuntamento eccezionale, al quale partecipa anche il nostro Museo Lia con il prestito della splendida scultura riferibile ad Andrea del Verrocchio, raffigurante uno Scudiero reggistemma con le armi di Fra’ Pietro d’Aubusson.
“È motivo d’orgoglio che un’opera della collezione Lia sia presente in una così prestigiosa esposizione nel lontano Giappone - così l’Assessore alla Cultura Paolo Asti commenta questo straordinario evento, e prosegue - "Ancora una volta il Museo Lia si pone come punto di eccellenza chiamato a rappresentare l’arte italiana all’estero. Questa è dunque anche un’occasione di grandissimo prestigio per promuovere la nostra città nel mondo”.
Il cardine della mostra è lo stupendo Apollo-David di Michelangelo, il capolavoro appartenuto a Cosimo I Medici oggi conservato al Bargello di Firenze, ricordato da Vasari come Apollo intento a prendere una freccia dalla faretra ma già negli inventari antichi citato invece come David.
A corredo e in dialogo con questo assoluto vertice dell’arte rinascimentale ecco opere che provengono da importanti istituzioni museali, tra i quali i Musei Vaticani, gli Uffizi, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo Nazionale Etrusco a Villa Giulia di Roma, solo per citarne alcuni, a comporre un campionario ideale di perfette rappresentazioni maschili.
Attraverso dipinti, sculture, disegni, terrecotte invetriate, miniature, incisioni la mostra intende infatti offrire un campionario visivo e una riflessione in merito ai canoni di bellezza maschile, così come precisati da Policleto nel suo trattato chiamato appunto Il Canone.
Le sezioni tematiche in cui è suddivisa la mostra permettono di seguire l’evoluzione e il modificarsi dei principi di bellezza maschile, in un dialogo stretto e continuo tra Antico e Rinascimento che prevede l’esposizione di opere di Donatello, Piero della Francesca, Sansovino, Giambologna, tra gli altri, accompagnate da straordinari reperti archeologici, a dimostrazione di differenti categorie estetiche, dall’energia emanata dalle figure atletiche colte nello sforzo del movimento fino alla ricerca dell’equilibrio formale, così come emana dalla ritrattistica antica.
L’opera con la quale il Museo Lia partecipa a questo eccezionale appuntamento espositivo è lo Scudiero reggistemma, come detto, una statuetta in bronzo commissionata da Pierre d’Aubusson, Gran Maestro dell’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme e di Rodi, in carica dal 1476 al 1503. È probabile che la scultura sia stata eseguita a Roma, in occasione della nomina a Gran Maestro del 1476, oppure celebrativa dell’ascesa al cardinalato da parte di Pierre d’Aubusson, avvenuta nel 1489, ed è certamente ricollegabile alla presenza del grande Verrocchio nella Città eterna, quando lo scultore, a servizio del papa Sisto V, “si mise a gettare in bronzo alcune figurette che gli furono molto lodate”, come ancora ricorda l’infaticabile Vasari.