È finalmente primavera, e da oggi è possibile riprodurre dal vivo il meraviglioso Cesto di fiori riferibile a Jan Brueghel il Giovane, un’opera di grande fascino databile alla metà del Seicento e conservata nella Sala delle Nature Morte del Museo Lia. Da un’idea condivisa tra il Museo e il Garden Club della Spezia è stato infatti realizzato un piccolo cestino contenente semi e bulbi utili a riprodurre la splendida natura morta raffigurata nel dipinto, che così si anima di fiori vivi.
Le specie botaniche sono state riconosciute dall’agronoma Roberta Tonfoni, e sono elencate in una cartolina riproducente il dipinto, che nella confezione accompagna semi e bulbi: fiori comuni e insoliti formano questo bouquet, assommando, nella finzione della pittura, fioriture che avvengono in stagioni differenti.
Le specie botaniche sono le seguenti: Anemone (Anemone sp.), Belladonna (Atropa belladonna), Calendula (Calendula officinalis), Ciclamino (Cyclamen hederifolium), Clematide (Clematis sp.), Garofano (Dianthus caryophyllus), Gelsomino officinale (Jasminum officinale), Giaggiolo (Iris barbata), Nigella (Nigella damascena), Melo (Malus domestica), Narciso tazzetta(Narcissus tazetta), Palla di neve (viburnum opulus), Primula (Primula sp.), Rosa (Rosa sp.), Spirea (Spiraea sp.), Tulipano (Tulipa sp.), Viola bianca (Viola alba).
La confezione di semi e bulbi è acquistabile presso il bookshop del Museo Lia, dove, finché i fiori freschi lo permettono, è presente anche un sontuoso cesto di fiori realizzato dal Garden Club della Spezia ispirato proprio al dipinto di Jan Brueghel.