E’ stata inaugurata sabato 10 marzo nel Palazzo Ducale di Massa (Piazza Aranci 35), la mostra dello scrittore, poeta e artista visivo Nanni Balestrini dal titolo “Vogliamo Tutto” promossa dal Comune di Massa e curata da Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati e Davide di Maggio. All’evento era presente anche lo stesso autore che ha presentato, insieme alla critica Manuela Gandini, il suo terzo volume di poesie: “Caosmogonia e altro, Poesie complete (1990-2017)” edito da DeriveApprodi di Roma.
Nanni Balestrini fin dagli anni Sessanta è al centro dei cambiamenti culturali nazionali. Tra gli animatori della stagione della neoavanguardia, ha fatto parte dei poeti "Novissimi" e del "Gruppo 63". La mostra, in occasione dei cinquant’anni dal ’68, riprende volutamente il titolo del libro cult di Nanni Balestrini ispirato ai fatti del cosiddetto «autunno caldo» del 1969, “Vogliamo tutto”, a tutt’oggi, il libro più riuscito che abbia saputo dare voce letteraria a quel grande movimento socio-culturale che è stato il Sessantotto. La stessa forza innovativa, comunicativa ed emotiva viene trasmessa dalle opere visive di Nanni Balestrini, cascate di parole, immagini e pensieri, in mostra nelle sale rinascimentali del Palazzo Ducale di Massa, luogo che accentua ulteriormente il messaggio culturale dell'artista.
Il percorso espositivo presenta oltre 50 opere inedite e non, di dimensioni variabili (dai collage A3 alla grande tela di 7 metri), che ricostruiscono l’atmosfera sociale e politica degli “anni di piombo” fino al periodo “reganiano”. Dal cupo susseguirsi di parole pesanti, piene di inquietudine, ai più colorati e apparentemente leggeri collage e gouache. Il primo è il decennio dei movimenti antagonisti, del femminismo, del terrorismo e degli scontri. Con il 1979 si inaugura la pesante ondata di repressione per la quale Balestrini e altri intellettuali si trasferiscono in Francia. Il contesto giornalistico di allora - attraverso lo sconvolgimento “balestriniano” della linearità narrativa - disvela la minaccia della fine dei sogni. L’immaginazione al potere si frantuma sotto il peso di parole sospese come maledizioni.
“Il lavoro di Balestrini – spiega Mauro Daniele Lucchesi - è senza mediazioni e senza giudizio. Se da un lato, i sacchetti di plastica spiegazzati e ricomposti dall’artista incarnano una fugace idea di progresso, i titoli dei quotidiani la disintegrano immediatamente perché i fatti vanno per conto proprio. La mostra “Vogliamo Tutto” vuole essere la sintesi delle illusioni umane e dell’incontrastato potere della rappresentazione mediatica. Le frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere a un tempo. Possiamo affermare che le opere di Nanni Balestrini hanno anticipato, come un monito, l’avvento della virtualità contemporanea e delle sue insidie”.
La mostra, che si avvale anche della collaborazione con la Fondazione Mudima di Milano, che ha prestato cortesemente alcune opere, sarà aperta ad ingresso libero tutti i giorni dal 10 al 20 marzo 2018 nel Salone degli Specchi e nel Salone degli Svizzeri di Palazzo Ducale di Massa (Ms), palazzo tardo rinascimentale costruito dalla famiglia Cybo Malaspina, in Piazza Aranci 35, dalle 16 alle 19.
Per informazioni:
Comune di Massa: tel: 0585-4901, sito web cliccate qui
Associazione Quattro Coronati: tel: +39 328-8375423.