Il workshop, organizzato dalla Cooperativa Sociale Lindbergh, è finanziato dalla Commissione europea sul programma Grundtvig ed è centrato sulle politiche di inclusione sociale, rivolte soprattutto ai migranti e ai rom: i partecipanti sono venti operatori sociali provenienti da Bulgaria, Romania, Ungheria, Portogallo, Slovacchia, Grecia e Turchia, ospiti nella nostra città dal 28 febbraio al 9 marzo.
L'incontro del 7 marzo sarà introdotto, dopo i saluti del presidente dell'Associazione Culturale Mediterraneo Giorgio Pagano e del presidente della Cooperativa Sociale Lindbergh Ciro Picariello, dallo scrittore, autore e attore Pino Petruzzelli, da sempre impegnato a mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali. Petruzzelli è andato a conoscere in prima persona le realtà che ha poi raccontato, dalle riserve indiane del Nuovo Messico ai territori della ex Jugoslavia, dall'Albania al Medio Oriente, ed è un profondo conoscitore della vita dei rom. Tra i suoi scritti: "Grecia e Zingari: l'Olocausto nascosto" e "Non chiamarmi zingaro". Seguiranno le testimonianze di Sèbastien e Adrianna Guerdner, presidente e vicepresidente dell'Association La roulotte de la solidarietè tzigane: nomadi di origine l'uno alsaziano e l'altra catalana, vivono ora a Bezier nel Sud della Francia. La loro associazione è nata con lo scopo di creare legami di solidarietà e per far conoscere le culture rom attraverso network e festival; promuove aiuti per migliorare la vita quotidiana, creare un'impresa, acquistare una roulotte o una casa. La realtà della nostra provincia sarà raccontata da Brunella Baldi, assistente sociale del Comune della Spezia, e da Anna Maria Vassale, dell'Associazione per l'intercultura Voltalacarta, che opera in Val di Magra e si occupa di accoglienza ai bambini immigrati, rom e sinti. Seguiranno gli interventi dei partecipanti al workshop.
Nella sala multimediale di Tele Liguria Sud sarà esposta la mostra fotografica "Sulla scia della carovana" di Barbara Giampietri. L'autrice è nata e vive alla Spezia. La fotografia in poco tempo da passione è diventata lavoro. Predilige il bianco e nero ed è affascinata dalla cultura dei gitani, dalle loro musiche, danze e dal loro senso di libertà. "Sulla scia della carovana" esprime il senso di libertà che si sostanzia di musica, fede, arte, del ritrovarsi e del condividere.