Gli scavi di Luni non smettono mai di stupirci, di sorprenderci e di meravigliarci: si tratta di una città antica, che sembra riprendere vita passo dopo passo, nella quale reperti secolari ci trasportano nel tempo, facendoci quasi sentire cittadini o vicini di casa di una cultura arcaica, dove il Sindaco e gli Assessori sono gli antenati di quelli dell'attuale amministrazione Silvestri. Questa volta, a tornare all'aria aperta, sono stati i risultati dell'ultima campagna di scavi iniziata a metà ottobre e conclusa pochi giorni fa: una ricerca durata tre settimane, organizzata dalla Soprintendenza Ligure in collaborazione con il Centro Studi Lunensi, che è servita a far riemergere una lunga serie di tombe e di resti di esseri umani (che sono stati portati in laboratorio per ulteriri analisi), mosaici e altre rovine della Domus di Oceano e della Cattedrale di S. Maria. Dunque reperti che hanno a che fare con più epoche a causa di alcune ristrutturazioni avvenute nel corso della storia: dagli scavi sembra proprio che siano divise in "strati", ognuno dei quali appartiene ad un determinato periodo storico ancora in attesa di una precisa collocazione temporale, ma si parla di I-III secolo d.C.
La presentazione di questo grande passo avanti del Sito Archeologico di Luni si è svolto questa mattina alle ore 11:00 in una delle sale della sede del Centro Studi Lunense a Sarzana, dove era presente anche il Monsignor Paolo Cabano, che ha portato i saluti del Vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato Luigi Ernesto Palletti e ha dichiarato:" Bisogna prendere coscienza di quanto accaduto in passato, e tramandare quanto custodito e conservato- e aggiunge- è bene che si rimettano in luce i siti archeologici, soprattutto per i turisti provenienti dalle crociere". Dopodichè la parola passa all'Assessore alla Cultura di Luni Carola Baruzzo, la quale approfondisce la situazione del sito archeologico del Comune:" Noi siamo il comune che ha più responsabilità del contenuto degli scavi- e continua- per rilanciare il sito abbiamo organizzato festival e molte altre iniziative, e il mantenimento del settore culturale fa parte di un mercato che è quello del turismo, che attualmente sta dominando".
Alla presentazione è intervenuto anche il suo collega di Sarzana Nicola Caprioni, il quale, in pochi minuti, si è complimentato per il lavoro svolto e ha ricordato che l'autostrada tra Carrara e Sarzana rimarrà chiusa questo fine settimana per permettere l'installazione della passerella tra Luni Mare e l'area archeologica. Marcella Mancusi, invece, che per l'occasione ha rappresentato sia la Soprintendenza Ligure che il Polo Museale della Liguria, a causa dell'assenza temporanea di Neva Chiarenza, si è espressa sulle problematiche che sta attraversando il Belpaese per riuscire a conservare e a valorizzare i beni culturali, in un periodo storico di riforme, di soppressione di province e di mancanza di fondi. Infine gli archeologi Luca Villa ed Elena Bellù hanno mostrato ai presenti le foto delle nuove scoperte con una breve spiegazone di queste, le quali sono state mostrate subito dopo dal vivo a chi ha voluto proseguire la presentazione.
Noi di GazzettadellaSpezia&provincia.it abbiamo seguito l'evento per intero e riportiamo, con alcune foto, i momenti salienti dell'esplorazione.