Caratteristi molto apprezzati anche Nunzia Schiano già nota per il film Benvenuti al Sud e Mimmo Mignemi. Con un'inusuale presentazione l'Assessore Paolo Asti, prima dell'apertura del sipario giovedì sera ha dato il via al cartellone 2017/2018 introducendo la nuova commissione tecnico-scientifica costituita da Matteo Taranto, Roberto Di Maio e Alessandro Maggi. Alla prima era presente anche il Sindaco Pierluigi Peracchini su un palchetto. 'Filumena Marturano' scritta in tre atti nel 1946 è ispirata da un fatto di cronaca dal quale Eduardo De Filippo ha costruito una delle più belle commedie, dedicata alla sorella Titina. Filumena è una donna matura con un passato da prostituta, mantenuta da Don Domenico Soriano, ricco pasticciere napoletano e suo cliente di vecchia data. Fingendosi morente, si fa sposare "in articulo mortis" ma Don Domenico scoprendo l'inganno vuole annullare il matrimonio per accompagnarsi con la giovanissima infermiera Diana. La caparbia Filumena però mette le carte in tavola e racconta di avere tre figli, e di aver giurato alla Madonna delle Rose di non abortire. Nel celebre monologo, Mariangela D’Abbraccio 'Filumena' chiede alla Madonna quale atteggiamento debba tenere dopo aver scoperto, di essere incinta; "e' 'figlie so' figlie". Commovente e ben interpretato anche il secondo monologo, quello rivolto all'avvocato Nocella, e indirettamente ai suoi tre figli, sulla sua infanzia e la miseria patita da lei e dalla sua famiglia "unu piatto gruosso e non so quante forchette". Dopo vari equivoci e colpi di scena. Don Mimì che ha scoperto che uno dei tre figli di Filumena è suo, decide di sposarla nuovamente. Don Domenico non sa ancora chi è il suo vero figlio. Filumena non glielo dirà mai perché sa che il marito potrebbe dedicare solo a lui i suoi favoritismi a discapito degli altri due, perché «E figlie so' ffiglie... E so' tutte eguale...». Una storia senza tempo con ancora aspetti di grande attualità.