coinvolta in varie fasi delle riprese del film, in minima parte come comparsa, ma perlopiù per le sue ricerche storico-archeologiche, condotte con altri studiosi della zona, su alcuni dei siti che hanno ispirato la trama e che sono diventati molte delle location nelle quali sono state girate le scene.
Il regista, Louis Nero, famoso per gli aspetti onirici ed esoterici dei suoi film, che si sviluppano sempre intorno ad una ricerca interiore e ad una crescita personale, con "The broken key" ha voluto realizzare un film concepito sulla linea delle Sette Arti Liberali, la cui pratica ascetica - secondo la fulgida interpretazione Dantesca - può portare alla trasmutazione dei Sette Peccati Capitali nelle corrispondenti Virtù Cardinali.
La trama, ambientata in un futuro prossimo, guida lo spettatore attraverso un percorso ricco di simbolismo e riferimenti storici il tutto tinto di giallo. Ambientato in una visionaria Torino del futuro, dove la cultura popolare è intrisa di palpabile mistero, dove la trama si muove tra leggende che aspettano da secoli di essere ripercorse, dove la carta è un bene raro e stampare è reato. Sullo sfondo di questa probabilistica visione del domani, il ricercatore inglese Arthur J. Adams, interpretato da Andrea Cocco, viene spinto dal padre putativo, il professor Moonlight, interpretato da Rurger Hauer, alla ricerca, ostacolata da indecifrabili omicidi legati ai sette peccati capitali, del frammento mancante di un antico papiro.
Il protagonista dovrà addentrarsi nei meandri di un'impenetrabile e misteriosa metropoli del futuro, specchio della sua anima, per ritrovare il pezzo mancante e salvare l'umanità intera.
L'intento del regista è quello di far vivere al pubblico, come al protagonista, un percorso di purificazione spirituale dai peccati; un viaggio simbolico ed emozionante, disseminato d'insidie e repentini colpi di scena: la via del ritorno alla sapienza ed alla nostra casa nel cielo.
Conosci te stesso e conoscerai il tuo Dio.
Ognuno di noi, in fondo, custodisce una chiave spezzata. Ognuno di noi è chiamato, in vita, a ricomporla. Arthur lo scoprirà man mano che si addentrerà nel mistero, risolvendo gli omicidi rituali in cui si imbatterà, e mettendo insieme i pezzi di una mappa disegnata secoli prima da Bosch, per ritrovare la chiave perduta: il nuovo Graal.
È interessante sottolineare che i documenti, i dipinti, i reperti citati in "The broken key" sono realmente esistenti e gli eventi storici narrati costituiscono la riproduzione fedele di fatti realmente avvenuti. Solo gli avvenimenti ambientati nel futuro sono frutto di immaginazione il resto è storia.
A fine proiezione ci sarà il collegamento telefonico con il regista, Louis Nero, per un dibattito interattivo con il pubblico in sala.