Sul palco della Cittadella Firmafede di Sarzana, sabato 17 giugno alle ore 21.15, si concluderà la 25° edizione di Sconfinando Sarzana Festival con la presenza di due artisti del calibro di Michele Placido e Ramin Bahrami per presentare il recital “Parole e musica”, una produzione in prima assoluta regionale.
Un titolo essenziale, che cela una raffinata ricerca artistica capace di “scrivere” le parole di straordinari poeti come Montale, Pablo Neruda, Leopardi, passando per Trilussa, Dante, Salomone e tanti altri, su alcune delle pagine musicali tra le più alte mai prodotte nella storia dell'umanità, quelle che ci hanno lasciato due geni assoluti come Johann Sebastian Bach e Michael Nyman.
Ai versi man mano interpretati dalla voce recitante di un attore tra i più dotati e apprezzati nel panorama italiano come Michele Placido, seguirà il controcanto rappresentato dalle note di Ramin Bahrami, pianista considerato a livello internazionale tra i più autorevoli interpreti bachiani contemporanei; un artista ben noto al pubblico della musica classica per i tanti strepitosi momenti musicali che ha saputo regalare durante i suoi concerti.
Dopo i successi di Alessandro Quarta, Ornella Vanoni, Monica Guerritore e Giovanni Nuti, con Ramin Bahrami e Michele Placido si chiude SCONFINANDO SARZANA FESTIVAL che da 25 anni rappresenta un luogo progettuale nella cornice di una delle Fortezze Medicee più belle d’Europa, a Sarzana.
Uno dei piccoli e ospitali centri storici della Liguria, sul confine fra Toscana ed Emilia, dove la passione forte per le Arti nelle loro diverse espressioni vide la luce, nel 1991, da una idea di Carmen Bertacchi direttore artistico del Festival del Comune di Sarzana. Il Festival ha lanciato per primo messaggi importanti nella direzione della comprensione dei Dialoghi fra le diverse culture del Mondo, quando ancora questi temi erano materia culturale poco praticata.
Sconfinando Sarzana Festival ha portato a Sarzana un’infinita, variegata, scena artistica dai mondi più lontani, sia geograficamente che mentalmente, dimostrando quanto invece fossero vicini, riuscendo a declinare insieme musiche, suoni, parole e le più eclettiche esperienze artistiche in progetti di eccellenza, che lo hanno fatto inserire fra i Festival di qualità della Regione Toscana con una Convenzione con la Scuola Normale Superiore di Pisa “I Concerti della Normale”. Le scelte artistiche portate avanti in venticinque anni di storia, hanno permesso di arginare in questo percorso, i molti ostacoli legati alla scarsa considerazione che il nostro Paese ha per la Cultura.
Un grande viaggio attraverso la Musica dei Popoli e le loro Tradizioni. ll suono trasforma il tempo rendendone invisibili i confini…tutto diventa energia ,colore, ritmo e pentagramma dell’anima, rappresentando l’appuntamento culturale che ha saputo veicolare migliaia di appassionati di contaminazioni artistiche, fra Tradizione e Nuovo.