Giovedì 1 giugno alle 17.30 Umberto Curi, filosofo e professore di storia della filosofia moderna e contemporanea all’Università di Padova, parlerà di “Nascita di un'idea. L'apparire del bello".
L'esperienza del bello è ampiamente diffusa e condivisa. Ma è difficile indicare una definizione univoca che possa essere considerata pienamente soddisfacente. Risalendo alle origini della cultura occidentale è possibile cogliere la molteplicità dei modi diversi in cui può essere declinata la nozione di bellezza. Umberto Curi delinea un percorso affascinante e innovativo che, muovendo dal mondo classico greco-latino, quando il bello era ritenuto il requisito di ciò che non mancava di nulla, conduce al pensiero moderno e contemporaneo e ai «tremendi» angeli rilkiani, quando ormai il bello deve lasciare spazio all’assenza. L’apparire del bello, suggerisce Curi, coincide con la manifestazione di un’ambivalenza insuperabile, con la rivelazione di uno scandalo, con l’emergenza di una contraddizione, che tuttavia scalda il cuore e ci consola.
L’evento è a ingresso gratuito.
Umberto Curi
Insegna Storia della filosofia all’Università di Padova. Tra i suoi saggi: Endiadi. Figure della duplicità (1995), Il farmaco della democrazia. Alle radici della politica (2003), Miti d’amore. Filosofia dell’eros (2009) e Straniero (2010). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato «Pólemos». Filosofia come guerra (2000), La forza dello sguardo (2004), Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (2008), premio Capalbio per la filosofia, Via di qua. Imparare a morire (2011), L’apparire del bello. Nascita di un’idea (2013) e La porta stretta. Come diventare maggiorenni (2015).