Esposto è uno dei tanti appellativi con i quali nell’800 ci si riferiva ai bambini deposti, ovvero abbandonati negli istituti di carità. La fantasia popolare li chiamava più spesso trovatelli o gettatelli, un vezzeggiativo usato quasi a voler addolcire la verità di bambini gettati via come inutili stracci e trovati come oggetti abbandonati.
Il libro racconta di uno di loro, in chiave di romanzo, attraverso un viaggio che due amici quasi settantenni, Giovanni e Lorenzo, intraprendono nella tarda primavera del 1879.
Il libro ( Edizioni Cinque Terre) trae ispirazione e fondamento dalla vicenda del bisnonno dell’autrice, Giovanni Ariodante Secondini, che, a pochi giorni dalla nascita nel 1857, fu effettivamente consegnato allo Spedale degli Esposti di Lucca. Egli descrive la sua dolorosa esperienza di vita in una lunga testimonianza poetica raccolta nell’appendice del volume.
Gli esposti erano legati agli istituti per tutta la loro vita tanto che, in caso di morte di uno di essi, di qualunque età e condizione, in assenza di eredi o di testamento, l’istituto era l’erede diretto.
Difficile ma possibile era per un esposto rintracciare la madre. La legge impediva invece di risalire al padre. Ma che un padre volesse ritrovare il figlio, questo proprio non era previsto ….
Appuntamento alle ore 17 presso la Camera di Commercio della Spezia - Sala Marmori Piazza Europa 16.
Introduce e presenta: Paolo Garbini, Coordinatore Legacoop Liguria - La Spezia
Sarà presente l'Autrice