Il 19 aprile, alle ore 21.00, presso la sede dell’Associazione (Centro Civico Sud del Comune della Spezia, Via del Canaletto 90), sarà presente la toscana Francesca Marrai.
Nata a Pietrasanta il 30 marzo 1987, ha frequentato il Liceo Linguistico e si è laureata in Lingue e Letterature Straniere. Ama i libri, viaggiare e perdersi nei racconti. Nel 2011, segue un corso di fotografia intitolato "Il Linguaggio dell'Immagine" che le fa scoprire un modo per uscire dalle pagine e illustrare le sue storie. Da quel momento intraprende un progetto personale basato su autoscatti che colleziona durante gli anni.
Partecipa a varie esposizioni collettive nelle zone vicine alla sua città, si perfeziona frequentando altri corsi fotografici e lavora come Receptionist di Hotel e come traduttrice, decidendo poi di dedicarsi completamente alla sua passione.
Nel 2016 espone in una Galleria d'Arte di Firenze, in un Museo di Torino e collabora con uno studio fotografico occupandosi di servizi sui bambini.
Nel 2017, insieme ad altri due ragazzi, avvia un progetto chiamato "Fan-Arte" che si occupa di unire giovani artisti, valorizzarli e inserirli nel mercato tramite fiere ed eventi espositivi.
Le immagini di Francesca raccontano la sua storia e rappresentano frammenti del suo inconscio. Ogni scatto è una pagina di un diario segreto che la luce scrive per lei.
"La fotografia mi aiuta a ricordami chi sono, o forse me lo fa scoprire piano piano". Per costruire le scene si serve di quei luoghi e oggetti a cui è legata o da cui rimane attratta, e gli fa assumere un significato quasi onirico e visionario.
"E' come se avessi perduto quelle scene e poi le avessi ritrovate, e non volessi lasciarle mai più."
I colori hanno un ruolo espressivo fondamentale. Nella creazione di uno scatto cerca di calcolare ogni dettaglio, dalla luce ai vestiti, dai toni cromatici alla composizione, perché tutto contribuisce a restituirle i suoi attimi infiniti. Ma è soltanto dopo aver catturato l'immagine e averla modellata durante la post produzione che realizza di essere riuscita a recuperare il suo mondo.
"Manipolare la luce è qualcosa di magico che mi fa sentire libera di dipingere le mie finestre dove si trovano confini terreni impenetrabili".