L'Accademia del Gusto ha dedicato una conviviale ai piatti tipici della Quaresima spezzina: lo stoccafisso e il baccalà. La cena tradizionale è stata organizzata presso la trattoria Le Vecchie Mura a Gaggiola. Ospite della serata, introdotto dal Presidente dell’Accademia del Gusto, Nicola Carozza, Padre Gianluigi Ameglio, Padre Guardiano del Convento di San Francesco di Gaggiola. "I Frati Minori – ha spiegato il Presidente Carozza – sono alla Spezia dal 1455, l’antico convento prima era situato nell’area ora occupata dall’Arsenale militare. Nel 1800 ospitò i soldati napoleonici, poi accolse gli appestati di colera, divenne lazzaretto e infine dovette cedere alla costruzione dell’Arsenale militare marittimo voluto da Cavour. I Frati nel 1863 si trasferirono nella collina di Gaggiola”.
“La quaresima – ha spiegato Padre Gianluigi - è quel periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua. L'astinenza dalle carni il venerdì di magro era al principio segno di povertà, essendo nell'antichità il pesce più economico che la carne. Oggi è un invito all'abbandono della voracità per una vita più essenziale che sappia rivolgere lo sguardo sugli ultimi”. I titolari delle Vecchie Mura Corinne Miscoria e Italo Bucchioni hanno proposto agli accademici un ricco menu: frittelle di baccalà; acciughe e peperoni; boghe in "scabeccio"; trenette muscoli e vongole; stoccafisso accomodà con polenta fritta; torta di mele.