Domenica 26 marzo era l'ultima giornata utile per visitare il Varignano, eccezionalmente aperto in occasione della 25esima edizione delle Giornate FAI di Primavera (leggi qui). A beneficio di chi non è riuscito a cogliere l'occasione di visitarlo, riportiamo qui sotto la seconda parte della storia affascinante di una presenza costante ma silenziosa che da secoli accompagna la baia delle Grazie, raccontata con le parole della delegazione FAI (Fondo Ambientale Italiano) della Spezia. Va letta tutta d'un fiato, come i migliori romanzi.
LA SVOLTA 107 ANNI FA
Il 10 ottobre del 1910 accadde qualcosa che cambiò radicalmente la storia del Varignano: le scuole del C.R.E.M. (Corpi Reali Equipaggi Marittimi) della categoria Torpedinieri, con la relativa specializzazione Palombari, e quella dei Radio Telegrafisti vennero trasferiti in questo storico comprensorio.
Dalla Scuola Torpedinieri/Palombari uscirono personaggi come Alberto Gianni, noto per essere stato il responsabile dei famosi Palombari dell'Artiglio, che durante la I guerra mondiale salvò l'intero equipaggio del sommergibile S3 affondato a 34 metri vicino all'isola Palmaria e inventò sia la camera disazotatrice, l'attuale camera di decompressione, sia la torretta butoscopica per effettuare immersioni investigative fino a 200 metri di profondità.
In seguito alla presenza della Scuola Palombari i borghi vicini cambiarono la propria economia grazie alla nascita di molte imprese per i recuperi subacquei a conduzione familiare.
Il Varignano fu anche sede di importanti sperimentazioni di radio comunicazioni, esempio ne fu il test di guida a distanza del MAS 223 avvenuto nel 1924 grazie ad Ermanno Fiamma che, sfruttando l'invenzione della radio di Marconi, realizzò il primo drone della storia.
Con la "Prima formazione della categoria Palombari" venne dato un nuovo impulso alle attività subacquee militari. Quest'emergente categoria ebbe bisogno di acquisire maggiori spazi, non disponibili al Varignano, così nel dicembre 1934 la Scuola Palombari si trasferì nell'antistante Comprensorio di S. Bartolomeo.
Da quell'epoca e fino a tutta la seconda guerra mondiale il Varignano continuò ad essere la sede della Difesa Foranea e delle Scuole Torpedinieri e Radio Telegrafisti, mentre nel vicino comprensorio di S. Maria si addestravano gli operatori dei Mezzi di Assalto di Superficie e dall'8 settembre 1943 quelli subacquei.
DAL DOPOGUERRA AI GIORNI NOSTRI
Nell'ottobre 1945, ad appena un mese dal termine delle ostilità, la base del Varignano ospitò un nuovo Comando denominato Maricentrosub, con il compito di coordinare i Palombari ed i neonati Sommozzatori in tutte le operazioni subacquee connesse allo sminamento dei porti e alla riattivazione delle vie di comunicazione marittime.
Contestualmente alle attività tese alla ricostruzione, la Marina Militare non volle perdere l'esperienza nelle operazioni speciali subacquee e di superficie accumulata dagli uomini dei Mezzi d'Assalto durante la guerra, così vennero mantenuti e sviluppati, nel segreto, sia i mezzi speciali che un'aliquota di personale dedicato al loro impiego. Tale unità fu riorganizzata ufficialmente solo nel 1952 quando il Varignano vide nascere al proprio interno un ulteriore nuovo Comando la cui denominazione iniziale, Gruppo di "Guastatori di Marina", assunse quella di Maricentardin nel 1953.
Nel 1954 grazie all'assunzione del Comando sia di Maricentrosub che di Maricentardin da parte del Capitano di Vascello Gino Birindelli – Medaglia d'Oro al Valor Militare – la base del Varignano iniziò ad avviarsi verso l'organizzazione attuale. Infatti, nel settembre del 1955, i due Reparti vennero riuniti sotto un nuovo Comando denominato Marisubardin, poi Maricensubin nel giugno del 1956, per assumere infine l'ultima modifica ordinativa il 15 febbraio 1960 quando venne creato il Raggruppamento Subacquei ed Incursori, che fu intitolato al Maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria e inventore dei siluri a lenta corsa.
Da quel giorno il promontorio del Varignano è la base dei Palombari e degli Incursori di Marina impiegati in tutti quei contesti nazionali e internazionali che richiedano le loro altissime capacità.