Le due opere, proprietà della parrocchia di Limone Melara a cui l’artista stesso le aveva donate, sono state collocate, con l’autorizzazione del Vescovo e della Soprintendenza regionale, nel prestigioso contesto artistico dell’ex refettorio affrescato da Nicolò Corso e ubicato alle Grazie, borgo natio del pittore. Le imponenti tele del Rosa, qui collocate, rappresentano un valore aggiunto per il paese, e, considerato il tema, ben si saldano con i riti della Settimana Santa e le festività pasquali.
Considerata la rilevanza dell’esposizione, lo storico dell’arte Matteo Fiorino si è reso disponibile per il servizio di apertura, custodia e guida del Cenacolo degli Olivetani, con apertura della mostra sabato e domenica, dalle ore 16 alle ore 20. L'associazione "Volo dell'Arte" ha dato la propria disponibilità a collaborare per l'apertura e la custodia della mostra in alcuni giorni settimanali, per garantire la possibilità di visitare la mostra anche i giorni infrasettimanali, con orario 18-20.
Già alcune classi delle scuole del territorio hanno organizzato delle visite a questo importantissimo bene artistico: la pittura di Pietro Rosa, autore della prima metà del ‘900, inscrive nella cornice di alcuni dei massimi momenti dell'iconografia cristiana soggetti tratti dalla vita quotidiana, celebrando così al contempo la tradizione religiosa e la sua comunità di riferimento. La ricollocazione delle opere di Rosa presso il refettorio dell'ex Convento degli Olivetani alle Grazie rappresenta l'occasione per rievocare la consuetudine iconografica di molti cenacoli conventuali durante i secoli XIV e XV di abbinare il soggetto dell'Ultima Cena a quello della Crocifissione.
(Foto: FB Pietro Rosa)