La mostra, ospitata in un ampio gazebo a metà passeggiata, è costituita da due maxi- pannelli di forte impatto visivo. Entrando, a sinistra, su una lunga parete, i visitatori hanno una sintesi, soprattutto per immagini, della Resistenza nella IV Zona Operativa, mentre a destra trovano fotografie della Spezia, del suo mare, dei bombardamenti e conseguenti distruzioni nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Su ambedue i lati, mediante schermi, vengono inoltre proiettati, a ciclo continuo, spezzoni di filmati. La chiara e articolata Mappa delle forze della Resistenza al 12 aprile 1945, esposta a parete, è stata elaborata per conto dell'Istituto Spezzino per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea da Maurizio Fiorillo e M. Cristina Mirabello. Le fotografie riguardanti la lotta partigiana provengono in massima parte dall'Archivio fotografico dall'Istituto Spezzino per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, quindi da libri delle Edizioni Giacché, dall'Aned provinciale e da varie sezioni ANPI. Le immagini relative alla città sono state invece fornite dell'ingegner Giuliano Franceschi dell'OTO Melara.
Vale la pena di sottolineare l'Avvertenza che accompagna la Mostra e che spicca a parete: le fotografie, corredate da didascalie essenziali, non vogliono e non possono esaurire la complessa storia della Resistenza in IV Zona Operativa. Esse hanno invece lo scopo di conservare scintille di memoria, suscitando nel pubblico il desiderio di approfondire l'argomento e di consultare le fonti da cui è tratto il materiale esposto. Fra esse ci sono lo Stradario e il Lessico della Resistenza, che potete trovare qui.
L'ANPI Provinciale della Spezia ringrazia per la collaborazione alla riuscita dell'evento l'Autorità Portuale della Spezia, l'Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea ed in particolare la Prof.ssa. Maria Cristina Mirabello, l'OTO Melara ed in particolare l'ingegner Giuliano Franceschi, il Comitato delle Borgate.
L'aspicio di molti spezzini che hanno visitato la mostra è che tale materiale trovi una degna collocazione in città e che diventi un percorso didattico per le scuole.