I Premi intendono porre all'attenzione del mondo del teatro eventi ritenuti significativi che nel corso della stagione hanno caratterizzato la vita teatrale. Nessun obbligo di riferimento a "generi" o "categorie" professionali specifiche, ma l'indicazione di idee, iniziative, formazioni, persone, che con la loro arte, la passione, il lavoro, hanno sviluppato la ricerca di forme teatrali sia sul piano artistico che in quello dell'editoria e dell'organizzazione.
"Voglio congratularmi con Michela Lucenti e tutto Balletto Civile per il riconoscimento ottenuto. – ha detto Massimo Federici, Sindaco della Spezia – Non è una novità che il livello artistico raggiunto dal gruppo di performer sia alto. Lo abbiamo potuto apprezzare direttamente in questi anni, in cui sono venuti nella nostra e loro città sia a preparare al Centro Giovanile Dialma Ruggiero alcuni spettacoli, che li hanno portati alla ribalta internazionale, sia ad esibirsi sul palcoscenico del Teatro Civico. Voglio cogliere questa occasione, inoltre, per ringraziare Balletto Civile per il continuo rapporto che ha avuto con Spezia, arrivando a realizzare importanti progetti come "Fuori Luogo" che, con la compagnia degli Scarti e CasArsa Teatro, ha dal 2011 portato i grandi nomi del teatro contemporaneo (loro compresi) in città. "Fuori Luogo" è, anche grazie a loro, un progetto a cui l'Amministrazione ha creduto e investito molto per creare al Dialma Ruggiero i presupposti per una proposta culturale di livello finalizzata al coinvolgimento attraverso il teatro un crescente numero di giovani"
Balletto Civile, gruppo nomade e collettivo di performer diretto da Michela Lucenti attualmente ha la residenza artistica presso la Fondazione Teatro Due di Parma. Il gruppo, nomade per definizione, è animato da una forte tensione etica (come del resto il nome scelto sottolinea). Balletto Civile nasce nel 2003 per volontà di Michela Lucenti. Lucenti trova nuova linfa vitale in questo collettivo, che guida tenendo ben saldo il principio che il senso artistico non possa essere mai disgiunto dal senso etico e che la necessità di danzare ogni giorno non debba prescindere dalla ricerca di situazioni che provino a fare crescere gli interpreti anche in quanto uomini e donne.
La danza è il motore del gruppo, ma la ricerca di Balletto Civile si orienta verso un "teatro totale", che integra il canto dal vivo al movimento, fondato quest'ultimo sulla relazione profonda tra gli interpreti. Diversi i progetti "sociali" affrontati in questi anni, alcuni realizzati in territori di "confine" quali Centri psichiatrici.
Michela Lucenti incontra il lavoro di Pina Bausch attraverso due suoi danzatori "culto": Beatrice Libonati e Jan Minarik. Questo incontro cambia radicalmente la sua prospettica artistica, frutto della fusione tra danza, teatro e canto. Mentre frequenta la Scuola Biennale del Teatro Stabile di Genova incontra anche il teatro di Jerzy Grotowski attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. Molti gli spettacoli prodotti con Balletto Civile: Corpo Sociale/Psicoshow II Parte (2003), I topi (2004), Ketchup Troiane (2005), Salomon/Il padre dei padri (2005), I sette a Tebe (2006), Battesimi (2007), Col sole in fronte (2009), I Prodotti (2009), L'Amore segreto di Ofelia (2010), Il sacro della Primavera (2011), Non si uccidono così anche i cavalli? (2012). Oltre all'attività con Balletto Civile, Michela Lucenti collabora come interprete e come coreografa agli spettacoli del regista Valter Malosti (Teatro Stabile di Torino). Dal 2009 Balletto Civile è in residenza artistica presso la Fondazione Teatro Due di Parma.
(Foto di Francesca Laureri)