Da Lolita a Montalbano, dal Santiago di Hemingway a Harry Potter: non esistono grandi storie senza grandi personaggi, e i personaggi letterari a loro volta sono gli speciali compagni di viaggio che portiamo con noi per una vita intera. Viaggiando su un fantastico treno i cui passeggeri sono tutti "nati" tra le pagine di un grande romanzo, il volume ripercorre l'avventura di un "lettore pendolare" – così ha raccontato Stassi in una recente intervista a Repubblica – "ammalato a tal punto di letteratura da non sapere più cosa ha vissuto realmente e cosa ha soltanto letto. I suoi ricordi sono gli stessi dei personaggi che ha amato".
Trecento ricordi, trecento vicende personali, trecento voci: il "Libro dei personaggi letterari" presenta una galleria multiforme per chi ama leggere, in cui ciascun personaggio parla brevemente, citando il suo "anno di nascita" e l'autore che gli ha dato vita, in ordine cronologico dal 1946 ad oggi.
"Per anni ho tenuto l'elenco di tutti questi personaggi incontrati, adesso è giunto il momento di restituire i miei compagni di viaggio alla strada ferrata", continua Stassi. Un elenco che è un po' atlante letterario, un po' quaderno intimo: "È la vera carta d'identità che possiedo, perché siamo fatti dei libri che abbiamo letto quanto delle persone che abbiamo incontrato".
Modera l'incontro la giornalista Benedetta Marietti.
Fabio Stassi (1962), di origini siciliane, vive a Viterbo e lavora a Roma in una biblioteca universitaria. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo Fumisteria (GBM, premio Vittorini Opera Prima 2007). Per minimum fax: È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008). Un suo racconto è stato inserito nella raccolta Articolo I. Racconti sul lavoro, ripubblicato da Sellerio nel 2015. Nel 2012 è uscito, ancora per Sellerio, L'ultimo ballo di Charlot (Selezione Campiello 2013). Nel 2013 cura l'edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno di Ella Berthoud e Susan Elderkin (Sellerio). Nel 2014 esce sempre per Sellerio il suo romanzo Come un respiro interrotto.
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