Il ciclo "Religioni e politica" affronterà il tema dell'Islam, con la presentazione di "Islam e politica" di Massimo Campanini, uno dei maggiori orientalisti italiani, docente all'Università di Trento. L'iniziativa si terrà il 1° febbraio alle 17 all'Urban Center. Campanini incontrerà anche gli studenti del Liceo Classico Costa, il 2 febbraio alle 11 nella Biblioteca della scuola, sul tema "I molti volti dell'Islam: jihadismo, radicalismo, riformismo". L'Islam, sostiene Campanini, è una dottrina di etica e di comportamento, rivolta all'agire dell'uomo: è insieme religione e Stato. La politica del mondo musulmano è dunque estranea alla prospettiva laica occidentale, ma -spiega l'autore- l'Isis non ha nulla a che fare con l'Islam, lo offusca e lo tradisce.
Le complesse tematiche del mondo contemporaneo saranno al centro anche dell'iniziativa del ciclo "Ripensare il Mediterraneo, un compito dell'Europa": Massimo D'Alema, Presidente della Fondazione Italianieuropei, sarà relatore in un incontro dal titolo "Chi sconfiggerà l'Isis? Conflitti in Medio Oriente e responsabilità dell'Occidente", che si terrà giovedì 3 marzo alle ore 21 al Centro Allende. Al centro dell'incontro il conflitto tra Iran e Arabia Saudita, l'estrema difficoltà a far vivere la prospettiva di uno Stato palestinese di fronte alla politica di Netanyahu, la lotta all'Isis in due Paesi chiave come Siria e Libia, il ruolo della Turchia di Erdogan e il conflitto con il popolo curdo, la necessità di una nuova politica italiana e europea.
Per il ciclo "Quale scuola per l'Italia", infine, proseguirà l'impegno ad analizzare la situazione della scuola e del livello culturale del Paese: venerdì 11 marzo alle 17 all'Urban Center verrà presentato il libro di Walter Tocci, Direttore del Centro Riforma dello Stato, "La scuola, le api e le formiche". La "Buona scuola", secondo l'autore, è una riforma mancata, che complica la vita della scuola senza risolverne i problemi strutturali. La via d'uscita è un diverso discorso pubblico, che coinvolga le energie e le intelligenze di cui il nostro sistema di istruzione dispone e susciti una spinta creativa per rimuovere le diseguaglianze, rielaborare la didattica di fronte alle sfide del nuovo mondo, accordare il tempo della scuola e il tempo della vita, ripensare la scuola come istituzione.