"Sarzana è una città che ha una grande storia di cui la collettività sarzanese ha saputo essere protagonista" hanno ripetuto più volte il sindaco Alessio Cavarra e l'assessore alla cultura Sara Accorsi "e sono ancora molti i luoghi ed i fatti che meritano di essere conosciuti ed interpretati non solo dai 'foresti' ma anche dai sarzanesi stessi.
E' risultato perciò naturale concludere il percorso di incontri dedicati alla storia della nostra città con la pubblicazione di un volume dal titolo 'Sarzana: 550 anni di grande storia', basato su alcuni dei contributi proposti dai relatori nelle diverse giornate. Ciò è stato possibile grazie alla BCC – Banca di credito cooperativo della Versilia Lunigiana e Garfagnana, che ha accettato da subito di condividere tale progetto, a dimostrazione della sua attenzione per il territorio e per la cultura e la storia che lo caratterizzano".
"Sarzana è ovviamente molto più 'vecchia' dei 550 anni festeggiati nel 2015 – prosegue l'assessore Accorsi – la prima menzione risale al diploma dell'imperatore Ottone I dell'anno 963; appunto negli anni attorno al Mille Sarzana si afferma progressivamente come la principale erede di Luni; Sarzana si sostituisce definitivamente a Luni come capoluogo della Lunigiana nell'età di passaggio tra Medioevo e Rinascimento, quando da un lato la fisionomia urbanistica viene definita dalla costruzione delle due fortezze e delle mura e dall'altro vengono emanati gli atti ufficiali che rendono Sarzana 'città': il trasferimento della sede vescovile da Luni a Sarzana (anno 1204) e la bolla di Papa Paolo II che riconosce a Sarzana il rango di città (il 21 luglio del 1465), confermata poi anche dall'autorità civile (diploma dell'imperatore Federico III, datato 4 gennaio 1469)."
Nel volume 'Sarzana: 550 anni di grande storia' i lettori potranno trovare non solo saggi dedicati a svariati aspetti della storia della città, ma anche – forse – una chiave di lettura nuova: "C'è un filo rosso che percorre i secoli... e che lega Sarzana e la sua gente alla grande storia, a partire dal simbolo stesso della città: la luna, ereditata da Luni etrusca e romana": così scrive nell'introduzione Stefano Milano (coordinatore, assieme a Pino Meneghini, del comitato scientifico che ha seguito passo passo il calendario di eventi): ed in effetti il libro, pubblicato dalla casa editrice sarzanese Res Edizioni, riesce a cogliere, con una selezione di testi ed un ricco apparato di immagini in larga parte inedite e sorprendenti, prospettive ed angolazioni nuove che sapranno incuriosire ed affascinare anche il lettore più distratto.
Dopo la raccolta dedicata a Sarzana verrà presentato anche il testo 'La grande guerra: il contributo della Versilia, Massa e Lunigiana', realizzato a cura di Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana; si tratta anche in questo caso di una serie di saggi, tenuti insieme da un denominatore comune: lo sforzo di tenere uniti il quadro generale e i contesti politici, istituzionali, culturali e sociali delle realtà locali che costituivano il "fronte interno", sulla cui importanza insistono gli studi più recenti.