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"Siria mon amour": a Spazio 32 la testimonianza dell'autrice Amani El Nasif In evidenza

Amani El Nasif, ventitreenne di origine siriana strappata a sedici anni dalla sua vita di adolescente italiana e obbligata a sposare un cugino, presenterà il suo libro-testimonianza "Siria mon amour" (Piemme) venerdì 4 dicembre alle 18.00 a Spazio 32, biblioteca della Fondazione Carispezia e centro culturale dedicato ai giovani, in via D. Chiodo 32 a La Spezia.

 

Scritto a quattro mani con la giornalista Cristina Obber, il libro ripercorre un incubo durato tredici mesi: maltrattata ogni giorno per più di un anno, costretta a ingoiare farmaci che la stordivano per essere «controllabile», prigioniera in un piccolo villaggio della Siria dove le erano imposti lavori di fatica e obbedienza totale, Amani non ha mai rinunciato a lottare. Ed è riuscita a riconquistare la sua libertà.


Siamo nel 2006 e la madre della ragazza decide di "regalarle" un viaggio in Siria, dove la stessa Amani è nata, per farle conoscere le sue radici e correggere un errore sul passaporto. All'entusiasmo iniziale per la magia d'Oriente si sostituiscono una gamma di sentimenti che vanno dall'incredulità alla rabbia feroce. Il viaggio da Bassano al paese di Al Karatz, vicino ad Aleppo, è stato infatti organizzato per il matrimonio combinato di Amani con un cugino integralista e violento. In una realtà dove tutto ciò che può dare sollievo, o piacere, a una donna è Haram (peccato) - come sollevarsi le maniche lavando i piatti o affacciarsi a una finestra - Amani comincia la sua lotta di resistenza. Un lieto fine a sorpresa e un'irrinunciabile riflessione sulle oltre sessanta milioni di spose bambine nel mondo alle quali il coraggio di Amani ha dato voce.


Cornice dell'incontro continuerà ad essere la mostra "Battle to Death" del fotografo Fabio Bucciarelli, Premio World Press e vincitore della Robert Capa Gold Medal 2013 per questo reportage. Le immagini catturano l'esperienza del fotografo ad Aleppo nell'autunno del 2012, ad un anno dall'inizio del conflitto civile che avrebbe causato la più grande migrazione di massa dalla Seconda Guerra Mondiale, e che nei quattro anni intercorsi ha visto moltiplicarsi tanto le forze in campo quanto le vittime. La mostra resterà visitabile sino all'8 gennaio. Ingresso libero.


Il focus sulla Siria proseguirà inoltre venerdí 11 dicembre con la proiezione del film "Border" di Alessio Cremonini, alle ore 18.00 a Spazio 32.

Per informazioni: tel. 0187 772339 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Facebook, Twitter (@spazio32).

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