Venerdì 27 alle 9,30, dopo i saluti del Prefetto Mauro Lubatti e del Presidente dell'Ordine degli Architetti Massimiliano Alì, sarà il Sindaco della Spezia Massimo Federici a dare l'avvio ai lavori.
Aprirà i lavori veri e propri l'architetto Massimo Pica Ciamarra, e alla sua prolusione seguirà il fitto calendario di interventi, come da programma consultabile sul sito del convegno (http://convegnolaspezia2015) e sul sito del Museo Lia (http://museolia.spezianet.it).
Il programma prevede quattro sessioni di lavoro, divise tra le mattinate e i pomeriggi di venerdì e sabato, sessioni che prevedono gli interventi di docenti, ricercatori, professionisti, provenienti da Istituti e Atenei italiani e stranieri, chiamati a raccolta con l'intenzione di offrire nei due giorni del convegno occasioni di confronto e opportunità di scambio di idee.
Come afferma il Sindaco nell'introduzione degli Atti che saranno disponibili già al convegno "la nostra è una città dalla vicenda complessa, quasi un palinsesto, a dimostrazione della dinamicità di questo luogo, in costante divenire, e i contributi e le sollecitazioni provenienti dalle giornate di studio rappresentano una preziosa occasione di confronto e stimolo". E ancora "le sale del Museo Lia sono sembrate il giusto contenitore per questo scambio di opinioni, quelle sale già del convento seicentesco di san Francesco di Paola e dove oggi è conservata e offerta tanto al pubblico quanto alla comunità scientifica la straordinaria raccolta d'arte che racconta in maniera esemplare le vicende figurative medievali, rinascimentali e barocche. Da qui, ormai vent'anni fa, ha preso avvio un processo di grande rinnovamento per la Spezia, un processo fervido e sempre in essere, che ha contribuito a modificare l'immagine di questa città".
Tra gli scopi primari del Convegno c'è l'individuazione delle linee metodologiche per una corretta reinterpretazione dell'edilizia caratterizzante le frange urbane. Mentre nelle periferie le linee di futura pianificazione architettonica dovranno interessare non solo l'arredo urbano ma soprattutto ripensare ad una progettazione o un recupero funzionale di un'immagine architettonica degli immobili, per quello che riguarda il tessuto storico della città fondamentale sarà il recupero e la valorizzazione di quegli spazi, edifici e superfici che oggi anche in città rappresentano una risorsa fondamentale nel rilancio economico e professionale.
Per informazioni e prenotazioni Museo Civico "Amedeo Lia", 0187.731100