Sali, scendi, trasporta, spacca, costruisci, pianta, aspetta, respira, pota, lega, ammira, zappa, strappa, raccogli, appendi, ricostruisci, aspetta ancora, imbottiglia, stappa. Et voilà, in un bicchiere un concentrato di vita nelle Cinque Terre. Il suo vino.
In 3 minuti la videomaker Christine ci consegna il manifesto della viticoltura moderna nelle Cinque Terre. Senza retorica, senza nostalgia. Solo forza, orgoglio, bellezza prorompente e speranza in quelle radici così profonde da resistere ad ogni intemperie. Anche a quella più insidiosa, la globalizzazione.
Non servono parole, bastano i volti e le mani, perché in questo tratto dell'estremo Levante ligure è l'esercizio secolare dell'osservazione della natura e delle sue reazioni, la virtù che ci ha donato un paesaggio così.
Il gesto, lo sguardo, sono preferibili alla voce, quella si usa con parsimonia. Christine Godfrey ha colto nel segno: essere viticoltore alle Cinque Terre significa sentirsi una formica operosa e solitaria che si moltiplica in una miriade di atti agricoli generatori di bellezza e paesaggio. Video a questo link.