Costumi di Helena Kågemark, immagini di Eloise Balia e foto di Stefano Lanzardo. "Bijou e l'albero degli orologi", spettacolo in continuo divenire, più volte proposto dalla Compagnia Teatri del Vento ed ogni volta particolarmente curato. Liberamente ispirato agli studi e alle opere di Gianni Rodari e Vladimir Propp, nella fattispecie "La Grammatica della Fantasia" e "Morfologia della Fiaba", il racconto invita a vivere la fantasia e le emozioni come strumenti di crescita e condivisione. È la storia di una bambina come tante che, inseguendo la scia di un aquilone intraprende un avventuroso viaggio a cavallo tra mondi possibili e immaginari. Bijou e la madre vivono in un piccolo appartamento in cima ad un grattacielo, la madre pensa che la bambina sia svogliata perché non vuole fare i compiti, ma in realtà è semplicemente incantata da ciò che osserva fuori della finestra di casa sua, un oggetto che cattura la sua attenzione e che la accompagnerà in un viaggio tra realtà e fantasia, attraverso i colori, tutti i colori della vita. Durante il suo viaggio Bijou incontra diversi e strani personaggi che la trasformano, tanto da sviluppare capacità di leggere e vivere la realtà come risorsa di crescita, creatività e comunicazione. L'albero degli orologi non è altro che una metafora, un'analogia tra la dimensione del tempo così come umanamente si considera e come esso si pone in relazione con l'universo. Tuttavia, non si può vivere sempre sulle ali della fantasia e così la ragazzina far ritorno a casa e, con un epilogo poetico suggerisce alla madre una possibilità di leggere la realtà. In un mondo dove si pensa più alla materialità che alla fantasia, ma dalla quale ci si discosta sempre più, un'allegoria alla leggerezza, a vivere la vita con equilibrio tra enfasi e serietà, elementi questi propri di un bambino, che vede sempre più avanti rispetto a un adulto perché ancora fuori dagli schemi e dai pregiudizi della vita, una fiaba dentro la fiaba stessa, molto più vicina alla realtà di quanto si pensi. L'evento, inserito nell'ambito del XX Festival Provinciale "I Luoghi della Musica", è realizzato dall'Associazione Amici della Musica-Accademia Musicale "A.Bianchi" con il contributo della Regione Liguria, Coop Liguria e Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, in collaborazione con la Provincia della Spezia e il Comune di Levanto. L'ingresso è libero. Info 328.8227643