Si tratta di due aree diverse opposte per collocazione geografica e pregio (una che affaccia sul golfo, l'altra alle spalle della ferrovia) ma per l'amministrazione comunale levantese entrambe di interesse vitale perché strategiche, ognuna per le proprie funzioni, all'interno di quel progetto di riqualificazione ambientale e sviluppo turistico sostenibile su cui poggia il programma della giunta rivierasca. "La sessantina di futuri architetti che ha partecipato al concorso di idee – spiega il docente Andrea Di Franco, responsabile dell'iniziativa – si è concentrata sull'obiettivo di trasformare due aree considerate urbanisticamente problematiche in potenziali risorse, integrando le situazioni esistenti (sostanzialmente due aree destinate alla sosta) in contesti multifunzione e multiculturali. Così, a Moltedi, il parcheggio viene inserito all'interno di un 'Centro per la gioventù' dotato di un ostello, di una biblioteca ed una mediateca, di una piscina ed una palestra che completano l'offerta sportiva attualmente rappresentata dallo stadio all'aperto esistente. Sul lungomare si è sostanzialmente pensato di mantenere un minimo di posti auto in un contesto ambientale pubblico fatto di piazzette, giardini e orti, in modo da soddisfare la vocazione della passeggiata senza penalizzare l'esigenza di muoversi in auto da parte di chi raggiunge la costa per praticare attività acquatiche, come il surf, anche fuori della stagione balneare". La collaborazione tra Comune e Politecnico, giunta al secondo anno, viene considerata una grande risorsa da entrambe le parti. "Con il lavoro svolto dagli studenti, lo scorso anno sugli archi dell'ex viadotto ferroviario e sull'ex cava di Prealba e quest'anno sulle aree a monte e a mare dell'abitato – spiega il sindaco, Maurizio Moggia – il paese si è dotato di idee di trasformazione e sviluppo sostenibile che, anche se poi dovranno essere calate nella situazione contingente al momento di concretizzarle, rappresentano il risultato di una collaborazione tra creatività e politica che ha già superato i connotati della mera partnership per assumere quelli di un legame più profondo tra levantesi che hanno a cuore il proprio territorio e giovani apportatori di innovazione e creatività 'esterne', e quindi non limitate da quei condizionamenti mentali tipici di chi vive in loco". Il concorso di idee ha visto la premiazione (con un soggiorno di due giorni a Levanto) del gruppo formato dagli studenti Marta Cavallé e Giovanni Caminati e la "menzione" per altri tre gruppi. L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 31 luglio, ogni giorno escluso il lunedì, dalle 21 alle 23.30.