Il volume, frutto di una lunga ricerca su fonti e documenti, cerca di raccontare una storia che attraversa tre secoli, dalla fine del '700 al fascismo. Dai primi Giacobini e dalla - finora ignota - Loggia francese nel Golfo dei Poeti, ripercorre le vicende della Loggia rivoluzionaria dell'Ameglia di metà '800, delle Logge bakuniniane di Fivizzano e di Fosdinovo, della Massoneria di Sarzana, di Aulla e di Pontremoli, delle Logge della Spezia e dei suoi dintorni (Biassa, Campiglia, Deiva Marina, Lerici, Levanto, Marinasco, Marola, Monterosso, Pegazzano, San Terenzo, San Venerio) a cavallo tra '800 e '900, di personaggi come Francesco Zannoni e dei suoi figli, di Ubaldo Mazzini, di Prospero de Nobili, di Ernesto Filippini, dei fratelli Carletti e di molti altri, l'appartenenza dei quali al Grande Oriente d'Italia è qui documentata per la prima volta. Ma conduce il lettore anche ad approfondire le storie delle Società di Mutuo Soccorso, operaie e artigiane, dela Massoneria dei paesi, dei borghi e delle centinaia di uomini onesti e semplici, militari, medici, operai, avvocati, scalpellini, marittimi, che hanno vissuto non solo nella Lunigiana storica (che va, con la cornice delle Alpi Apuane e dell'Appennino, dal Fosso del Motrone del Cinquale fino a Deiva Marina), ma anche altrove, come a Boston, nel Massachusetts, dove emigrati lunigianesi avevano fondato una Loggia col nome della propria amata terra. Il volume, dopo l'introduzione di Angelo "Ciccio" Del Santo, sarà presentato da Giuseppe Benelli, presidente dell'Accademia Lunigianese di Scienze "Giovanni Capellini" della Spezia. L'assessore Luca Basile interverrà portando i saluti dell'Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia. La partecipazione è libera. FRANCESCO PAOLO BARBANENTE, avvocato alla Spezia dove è nato nel 1949, è appassionato di cani (ne ha due, ma vorrebbe averne almeno tre), di montagna e di storia locale. È alla sua prima pubblicazione non giuridica.