Le quaranta foto e i filmati delle pubblicità dell'epoca, parlano del turismo crocieristico che oggi tocca molto da vicino la nostra città e che registra nel mondo la più alta crescita nell'ambito dell'industria del tempo libero: ogni anno circa 20 milioni di persone utilizzano infatti la crociera come mezzo di vacanza e svago. Attraverso le immagini, tutte provenienti dal ricco archivio di Giuseppe Milano, collezionista appassionato che gentilmente ha messo a disposizione dell'Autorità Portuale il frutto della sua ricerca, si può ripercorrere la storia delle crociere in Italia ed intercettare l'attimo in cui una forma di turismo esclusivo si sta avviando a diventare fenomeno di massa. Dagli anni Cinquanta, un ruolo di primo piano nella rinascita italiana è affidato alla Marina Mercantile e alle navi gemelle dell'Italia Navigazione, destinate a divenire ambasciatrici nel mondo dell'eccellenza nazionale: la "Andrea Doria", la "Cristoforo Colombo", e poi la "Michelangelo" e la "Raffaello". Oltre Atlantico i più facoltosi Americani preferiscono i Caraibi e l'allora trasgressiva Cuba. Nel Mediterraneo si toccano i porti che permettono escursioni a terra nelle più note località: Napoli, la Costa Azzurra, Barcellona, il Pireo e le isole dell'Egeo, Alessandria d'Egitto. Con le crociere degli anni Sessanta, il viaggio in nave, da semplice trasferimento da un luogo all'altro, si trasforma definitivamente in una vacanza; la nuova borghesia, italiana ed europea, scopre questa nuova modalità di svago, fino ad allora riservato a una classe sociale più elevata ed esclusiva. La vita a bordo già propone in quel periodo occasioni di divertimento lontane anni luce dalla vita quotidiana, in un contesto sempre più popolare e cosmopolita. Anche in quel periodo tante erano le opportunità offerte durante la navigazione: i giochi di ponte, la piscina, il tiro al piattello e poi le feste, i pranzi, le cene e i frequenti spuntini, il cinema e i balli di gala. L'abbigliamento da crociera era originale: si sfoggiavano abiti spesso eccentrici che difficilmente avrebbero potuto essere indossati a terra. Tutte situazioni documentate all'interno della mostra, organizzata dallo studio MCCW, in cui è presente anche materiale, perlopiù brochure promozionali del periodo in oggetto, messo a disposizione da Fausto Carletti de "Il Corsaro". La mostra sarà visitabile fino al 6 aprile con ingresso libero. Orario: i giorni 18 e 19 marzo, in occasione della festa di San Giuseppe, dalle ore 10 alle ore 19. Da lunedì a venerdì dalle ore 15 alle ore 19. Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.