In occasione dell'arrivo nel porto della Spezia della Life Support, la nave di Emergency con a bordo 35 migranti, è stato organizzato un presidio di aggoglienza sotto al faro rosso di Molo Italia.
I presenti hanno esposto il cartello con la scritta "Welcome Refugees - La Spezia", per fare sentire simbolicamente ai migranti l'accoglienza della città.
"Seguo questi fatti da ormai 35 anni - afferma Stefano Galieni, segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, responsabile nazionale immigrazione - quello che accade per l'ennesima volta qui alla Spezia, ma non solo alla Spezia, ovvero di fare in modo che chi arriva già da mesi, se non anni, di detenzione finisca col doversi fare quattro giorni di mare in più per garantire al Ministero di dimostrare che ha il pugno di ferro è l'ennesimo atto di uccisione del diritto d'asilo che avviene in Italia e in Europa. E' l'antipasto di quello che sta per avvenire, che avverrà nei prossimi anni, ed è l'ennesimo atto di guerra contro chi fugge e ha il diritto in base alla convenzione di Ginevra, che non mi risulta ancora essere stata abolita, di poter trovare salvezza e rifugio in un paese che si ritiene civile e democratico".
L'iniziativa è stata promossa da Cgil, Arci, Anpi, Amnesty International La Spezia, Buon Mercato, Mediterraneo, Circolo Pertini, Leali a Spezia/AVS, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Italia Viva, Federconsumatori, Circolo Operaio, Compagno è il mondo, Rete Pace e Disarmo La Spezia e Rete per la Pace Sarzana.