Capolavoro satirico di Denis Diderot, scritto nella seconda metà del Settecento, l'atto unico potrebbe essere un pezzo di attualità, ambientato in un qualsiasi ristorante, anziché al Café de la Régence e questo perché la natura umana, nel suo insieme di vizi e virtù, non è poi così soggetta allo scorrere del tempo. Viene presentato l'autore, il filosofo Diderot, alle prese con Rameau, musicista fallito. L'incontro pone a confronto due mondi e due visioni del tutto contrastanti: da un lato la difesa della morale e dell'altruismo, dall'altro la sfrontatezza e l'arrivismo per ottenere riconoscimento sociale e denaro. E' naturale che dalla conversazione tra i due emerga un ritratto di società tutt'altro che positivo, incarnato da un Silvio Orlando di finissima abilità dialettica, che dà vita ad un personaggio sarcastico e pungente, consapevole ma disincantato, che professa l'assoluta supremazia dei piaceri materiali, praticando e sostenendo fervidamente l'arte, sempre attualissima, dell'interesse personale. Non è difficile scorgere, dietro la sua perversità, le paure del filosofo stesso circa la caduta dei riferimenti etici, di fronte a quell'embrione di libero mercato delle idee, la cui nascita, in quel turbolento scorcio di secolo, egli non mancava di intuire. Si ricorda che dal 1 gennaio sono in vendita i biglietti singoli per tutti gli spettacoli, che possono essere acquistati alla biglietteria del Teatro Astoria i giorni degli spettacoli a partire dalle ore 17.00 oppure allo IAT di Sarzana da lunedì a sabato, negli orari di ufficio (0187 620419).