Dal 14 dicembre al 2 febbraio, nella sede della Fondazione (via D. Chiodo, 36), si potrà visitare la mostra Il Patrimonio degli Spezzini. Le Collezioni d'Arte di Carispezia Gruppo Cariparma Crédit Agricole e Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, a cura di Eleonora Acerbi e Andrea Marmori. Una selezione di una quarantina di opere, le più rilevanti di una Collezione composita che annovera nel complesso circa 400 pezzi, conservati tra il palazzo della Fondazione, la sede centrale della Banca, le agenzie periferiche e Villa Marigola di Lerici. Il collezionismo promosso dalla Banca sin dagli Sessanta del secolo scorso e, in tempi più recenti, dalla Fondazione dimostra l'impegno profuso da entrambi gli Enti nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio artistico, profondamente legato al territorio e alla sua storia culturale. Si tratta tuttavia di una particolare forma di collezionismo in quanto le attente e appassionate politiche di acquisizione hanno come fine ultimo la tutela dell'opera e la sua condivisione con l'intera comunità. Grazie ad una recente iniziativa promossa dall'Acri – Associazione che rappresenta le Fondazioni e le Casse di Risparmio Spa –, dal titolo R'accolte, le rispettive collezioni sono state censite e catalogate secondo criteri indicati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e inserite, insieme a quelle delle altre Fondazioni e Casse di Risparmio italiane, in un catalogo multimediale consultabile su internet, che consente la fruizione di oltre 9.000 opere d'arte. La mostra e l'omonimo volume Il Patrimonio degli Spezzini – che Carispezia ha voluto realizzare come strenna natalizia - prendono le mosse da questa iniziativa e dalla rinnovata collaborazione tra Fondazione e Banca, con l'intento di superare la visione strettamente privatistica del patrimonio artistico conservato e di offrire alla comunità spezzina l'opportunità di scoprire l'intero corpus finalmente catalogato con organicità e criteri scientifici. La Collezione, composta in prevalenza da opere del XX secolo con rare e pregiate presenze cinque-seicentesche e ottocentesche, ha assunto nel tempo una fisionomia eterogenea. Elemento fondante è il profondo legame con il territorio, attraverso la valorizzazione di artisti locali di tutte le generazioni (Fiasella, Fossati, Agretti, Aprigliano, Discovolo e Vaccarone), contaminata, a partire dagli anni settanta del Novecento, con contributi di autori di fama nazionale e internazionale (Guttuso, Pizzinato, Spazzapan, Tamburi, Davenport, Martin e Tesi). Le opere sono esposte secondo un ordine cronologico, comprendendo un arco temporale che va dal XVI secolo, ad iniziare dalle tavole di Cristofano di Papi dell'Altissimo, per giungere alla contemporaneità più attuale, testimoniata dai lavori di Ian Davenport, Jason Martin e Alessandra Tesi, tra i vincitori delle ultime edizioni del rinnovato Premio del Golfo (2000-2006), importante rassegna spezzina che ha contraddistinto la storia della cultura artistica locale e nazionale. Oltre a dipinti e sculture, sono presenti nel percorso espositivo anche un nucleo pregiato di vetri art nouveau, conservati a Villa Marigola e riferibili alla produzione francese ed europea tra la fine del XIX secolo e l'avvento del successivo. Durante il periodo di apertura della mostra, per incentivarne la fruizione da parte dei più giovani, saranno organizzati appositi laboratori didattici per le scuole della provincia e workshop artistici, aperti a bambini e ragazzi, che si svolgeranno nella sede della Fondazione. "Tra i molteplici compiti che le Fondazione hanno ereditato dalle originarie Casse di Risparmio - ha dichiarato il Presidente Melley - riveste un ruolo centrale la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico locale, un patrimonio che appartiene all'intera comunità e che è nostro compito rendere condiviso e fruibile. La creazione del catalogo multimediale delle collezioni di banche e fondazioni promossa dall'Acri, dal titolo R'accolte, ha posto le basi per realizzare quest'evento espositivo e l'omonimo volume, che rinnova e consolida la fondamentale collaborazione con Banca Carispezia. L'acquisizione delle opere della collezione si deve in gran parte alle intuizioni e sincere passioni culturali dei vertici della Cassa di Risparmio di epoche lontane, tra i quali intendo rivolgere un particolare tributo, non solo di grande affetto personale, alla figura di Antonio Catellani, che sotto la presidenza di Franco Franchini, ha guidato per lunghi anni l'Istituto".