I pontoni armati servirono al collaudo delle artiglierie e delle corazze navali presso i balipedi di Muggiano (attale sede di Fincantieri) e di Punta Castagna; essi parteciparono inoltre al complesso sistema di difensivo del golfo, ormeggiati presso la diga foranea. Verso la fine del 1800 tale sistema difensivo contava 540 bocche da fuoco suddivise su più di 40 fortificazioni, sbarramenti di torpedini e lanciasiluri, stazioni di vedetta, fotoelettriche, segnalazione, telegrafiche e 4 pontoni, armati ciascuno con un cannone da 100 tonnellate. Un complesso sistema che rendeva inespugnabile da terra e da mare la maggiore base navale dell'Italia unita. La mostra presenta in particolare la storia dei pontoni Forte, Valente e Robusto, che furono utilizzati per il collaudo dei cannoni e delle corazze navali che armarono le corazzate di inizio '900, tipo Duilio, Dandolo, Lepanto, Regina Margherita, Italia i cui pregevoli modelli sono esposti all'interno della mostra stessa. "E' uno spaccato della storia della nostra città, attraverso il quale si evidenzia come il nostro golfo fosse già sede di tecnologia sperimentale e di avanguardia. Nelle prossime mostre, pianificate per il 2014, focalizzeremo l'attenzione proprio sulla storia della Spezia e del suo golfo, mettendo in risalto quegli aspetti storico – militari che hanno contribuito allo sviluppo del tessuto urbano e industriale. Mostre insomma in cui gli spezzini, e non solo loro, troveranno scampoli di vita e di storia delle loro famiglie", afferma il Direttore del Museo C.V. Silvano Benedetti. La mostra è stata curata dai signori Stefano Danese e Roberto de Bernardi, da sempre appassionati della storia spezzina e collaboratori del Museo.