Mario Contino, rinomato ricercatore e autore di fama internazionale, è noto per la sua dedizione nello studio del folklore e dei fenomeni misteriosi. Con una vasta produzione letteraria, tradotta in più lingue, Contino si colloca tra i maggiori esperti italiani nell'ambito delle leggende e dei racconti popolari. Grazie alla sua passione e al suo approccio metodico, è diventato un punto di riferimento sia per gli studiosi che per il grande pubblico, partecipando frequentemente come ospite a trasmissioni televisive e radiofoniche su emittenti nazionali e locali.
Tra le numerose regioni italiane che hanno catturato l’interesse del ricercatore, la Liguria occupa sicuramente un posto di rilievo, più volte citata negli interventi pubblici e nei numerosi convegni. Questa terra, caratterizzata da borghi pittoreschi e paesaggi mozzafiato, custodisce un ricco patrimonio di miti e racconti tramandati di generazione in generazione. Una delle leggende più affascinanti del folklore ligure è quella delle "Bàsure", le streghe che, secondo la tradizione, abitano le grotte di Toirano, conosciute anche come "Grotte della Strega". Si narra che queste figure misteriose proteggano gelosamente le caverne, e che i suoni prodotti dal vento all'interno dei labirinti siano in realtà i loro lamenti, volti a spaventare chiunque osi avvicinarsi.
Non meno affascinante è la leggenda della "Ragazza del Carlo Felice". Si narra che sotto il famoso teatro genovese viva il fantasma di una giovane donna dai capelli dorati, appassionata di musica. Era la figlia di Battista Carbone, celebre liutaio dell’epoca, accusata ingiustamente di stregoneria e successivamente sepolta sotto il convento di San Domenico, che un tempo sorgeva proprio dove oggi si trova il Teatro Carlo Felice. Secondo la tradizione, il suo spirito vaga nei sotterranei, suonando un liuto in un’eterna e malinconica melodia che sembra fondersi con il fascino storico di Piazza De Ferrari.
Tra scienza e folklore
Contino, con la sua rigorosa metodologia e la capacità di narrare in modo coinvolgente questi racconti, ha condotto ricerche sul campo per raccogliere testimonianze locali e analizzare documenti storici legati alle varie vicende (documenti e testimonianze spesso inesistenti, come avviene frequentemente durante le ricerche sulle fonti dei racconti popolari). Il suo approccio multidisciplinare, che integra strumenti scientifici e una profonda conoscenza delle tradizioni folkloristiche, offre una prospettiva innovativa sulle leggende liguri, rendendole accessibili anche a un pubblico meno esperto, gradite persino agli scettici.
L’impegno di Contino nel valorizzare il patrimonio culturale italiano, ed ovviamente quello ligure che ne è parte integrante, si rivela prezioso per chi desidera esplorare il mondo del paranormale e della memoria storica. Le sue opere, ricche di dettagli e di analisi critiche, dimostrano come la narrazione di eventi misteriosi possa essere affrontata con serietà, diventando un prezioso strumento didattico e divulgativo.
In uno dei suoi lavori più celebri, "Fate e Folletti", Contino dedica un’ampia sezione alle figure mitiche che popolano l’immaginario ligure, come i folletti del bosco e i "dragun" delle leggende costiere. L’autore riesce a ricostruire un quadro vivo e suggestivo di queste figure grazie anche al lavoro di comparazione delle stesse con il folklore giapponese e nord europeo
La Liguria, con il suo intreccio di storia e mitologia, trova in Mario Contino un interprete appassionato e attento. Attraverso i suoi studi e le sue pubblicazioni, egli riesce a mantenere viva la memoria di racconti antichi, stimolando l’interesse delle nuove generazioni verso un patrimonio culturale che rischierebbe altrimenti di perdersi.