Shining di Stanley Kubrick arrivò per la prima volta nelle sale italiane il 22 dicembre del 1980. E, si sa, i capolavori, come gli incubi, a volte ritornano. Sicché il lungometraggio tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King riappare sul grande schermo, sotto forma di evento speciale.
Dal 7 al 9 ottobre alle ore 21.15 torneremo ad abitare le stanze dell'Overlook Hotel AL CINEMA IL NUOVO, grazie alla potenza evocativa del 4K, il potere della luccicanza risulterà ancora più abbacinante.
Sia per coloro che non hanno mai visto Shining proiettato sul grande schermo, sia per chi conosce l'opera di Kubrick a menadito, vedere il film nella sala buia di un cinema è un'esperienza indimenticabile. Perché il film è un labirinto. Lo guardi, lo riguardi, lo studi, lo osservi da diversi punti di vista e poi quando credi di aver trovato l’uscita ti ritrovi al punto di partenza. Il Dedalo ti ha sconfitto, ha vinto il Minotauro. E tu ricominci da capo a studiare la struttura, i percorsi, perché non puoi fare a meno di perderti in quel gioco meraviglioso e terrificante. Shining, come sempre accade con le grandi opere, ti resta dentro. E' quasi una sensazione fisica, come quando bevi un torbato e avvolgente whisky invecchiato. Negli anni si sono rincorse le analisi più disparate, affascinanti e bizzarre. Un caleidoscopio di significati presunti e di teorie, sintetizzati nel documentario Room 237. Ma al netto di quello che si vuole leggere dietro il capolavoro di Stanley Kubrick , l’aurea di Shining continua a luccicare da quando venne proiettato per la prima volta. Il mattino continua ad avere l’oro in bocca e nel salone delle feste riecheggiano anche le note di Midnight, The Stars and You. Soprattutto se si può vivere questi momenti grazie alla magia di una sala cinematografica.