Si è concluso, lo scorso 11 agosto, il consueto appuntamento annuale con il Lerici Music Festival, kermesse musicale internazionale che dalla perla del Levante ligure, ogni estate, colora in musica ilGolfo dei Poeti e le sue meraviglie naturalistiche.
Così Gianluca Marcianò, direttore artistico del festival, traccia un bilancio di questo ottavo appuntamento lericino con la grande musica, da lui firmato: «Questa ottava edizione è stata a mio avviso la più bella di tutte dal punto di vista artistico, per la qualità musicale complessiva offerta al nostro pubblico e per la partecipazione. Abbiamo prodotto un'opera, aperto il filone dell'arte contemporanea, proposto nuove sedi che sono piaciute moltissimo. Ma soprattutto abbiamo raccontato una storia. Perché questa è la grande originalità del Lerici Music Festival. Non vogliamo essere solo un festival musicale, ma uno spazio in cui si offre al pubblico una narrativa basata su un tema. E quindi, non solo musica, ma anche arte, workshop, conferenze, presentazioni di libri. Questo è il format del futuro ed io non vedo l'ora di mettermi al lavoro per il prossimo tema, la prossima storia da raccontare».
Accanto a lui, a tirare le fila di quest'ultima intrapresa musicale lericina, Maurizio Roi, direttore generale del Lerici Music Festival: «L'ottava è stata una splendida edizione, coronata dalla presenza di pubblico che ha riempito le varie location per oltre l'85% della capienza. Poi, ancora forte è stato l'apprezzamento per la scelta di caratterizzare fortemente il festival, nei suoi vari aspetti, dalla musica da camera ai concerti sinfonici, all'opera, alle conversazioni e lezioni concerto su un tema, quest'anno Memoria e Speranza, fino alla mostra d'arte contemporanea che ha aperto la manifestazione. Tutte positive le novità di quest'anno, l'avvio delle mostre d'arte contemporanea, la produzione di un'opera lirica, le sedi dell'ex fabbrica Vaccari, la fortezza Firmafede a Sarzana e Porto Venere. Seguiremo queste strade».
(Foto da Facebook)