La prolifica azienda di famiglia (oltre 1.500 titoli tra film e serie tv prodotti e distribuiti) fondata a Napoli nel 1904 da Gustavo Lombardo, poi portata a Roma, felicemente consegnata nelle mani del figlio Goffredo e oggi presieduta dal nipote Guido.
Con “La prima notte di quiete" Valerio Zurlini si conferma un grande narratore dell’uomo contemporaneo, con tutte le contraddizioni che lo rendono uno straniero a sé stesso. Il regista amalgama il sublime delle raffinate citazioni letterarie e pittoriche con il degrado delle ambientazioni riminesi livide, volgari, segnate da lugubri penombre.
Riesce a tessere un universo straordinariamente denso che alterna tormento, tenerezza, sete di purificazione, senso di colpa, estasi fuggitiva da melodr amma puro, derive autodistruttive.
Alain Delon, che si appassiona a tal punto al personaggio da partecipare al film anche in veste di produttore (non senza screzi con Zurlini), nei panni del professore crea uno dei suoi personaggi più intensi, impregnato di angoscia e capace di improvvisi slanci di dolcezza.
La prima notte di quiete è un capolavoro dell’arte del Novecento.