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"La grande storia del mare", a Porto Venere Lectio Magistralis di Alessandro Vanoli In evidenza

Appuntamento il 18 luglio.

Il 18 luglio, alle ore 21,00 a Porto Venere, in piazza Spallanzani/San Pietro PORTOVENERECULTURA organizza la Lectio Magistralis di Alessandro Vanoli, storico e scrittore, autore del libro STORIA DEL MARE Ed. Laterza, che racconta la geologia, gli uomini delle coste, le scoperte, le navi, le guerre, i miti e i sogni. Ma anche e soprattutto i pesci e gli altri esseri marini. Una storia insomma che tiene assieme tutto, uomini e animali. E naturalmente un viaggio del genere non può e non vuole essere una cronaca minuziosa di fatti e cose. Piuttosto, intende essere un racconto, fatto di volti, immagini, suoni e colori, con la speranza di restituire un po’ di quello stupore che gli abissi ci hanno sempre dato.

Così ecco il grande libro del mare: comincia in un infinito passato, quattro miliardi di anni fa, raccontando una geologia antica e gli inizi della vita, i dinosauri e i pesci primitivi, i mari scomparsi e le grandi catastrofi. E poi giù negli abissi, per riemergere tra barriere coralline, zone acquitrinose, scogli o spiagge di sabbia. Quindi naturalmente la storia. Quella delle prime colonizzazioni, dei mezzi e delle antiche imbarcazioni per affrontare il mare e della nascita dei porti. La storia dei grandi miti, quelli biblici e quelli omerici. E le civiltà: i fenici, i greci, i romani; e attorno a questo le rotte dei mercanti, le storie delle anfore, del corallo; i racconti dei pellegrini e dei vichinghi in America e dei cinesi nell’Oceano Indiano. Una storia fatta anche delle cose più note: la bussola, le caravelle, Cristoforo Colombo, Magellano, Vespucci e i pirati dei Caraibi. Senza mai dimenticare che tutto questo ha a che fare anche con le balene e gli squali, con i tesori nascosti, con le leggende del kraken, del maelstrom, dell’olandese volante e di tutto quanto ha alimentato la nostra fantasia per secoli. Sino al presente, ovviamente, alla crisi ambientale e allo scioglimento dei ghiacci. Perché fare una storia del mare vuol dire sì parlare dei nostri sogni più profondi, ma anche ricordarci che alla fine siamo solo una specie tra altre specie. Siamo parte del mare ed è questa forse la cosa che più conta in tutta questa avventura millenaria.

 

CHI È ALESSANDRO VANOLI?
Ce lo dice lui stesso: Faccio lo storico e faccio lo scrittore. Queste due cose non stanno necessariamente assieme. Ma per me è andata così. C’è una prima pare della mia vita, piuttosto rigorosa e accademica: laurea a Bologna in Storia della Filosofia medievale; dottorato a Venezia in Storia Sociale europea. E poi per quasi dieci anni l’insegnamento, sempre a Bologna, di politica comparata del Mediterraneo; e in mezzo un sacco di collaborazioni con altre università in giro per il mondo: Tunisi, Salamanca, Granada, Buenos Aires, Città del Messico, State College (Pennsylvania), New York, Amsterdam… Devo a quegli anni e a quei viaggi una bella fetta delle cose che ho studiato: il mondo mediterraneo, la storia dell’islam in Spagna e Sicilia, le esplorazioni dell’Atlantico

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