Carlo Bacci sarà presente con una sua opera nel corso della rassegna Itai Doshin (diversi corpi stessa mente), curata da Guido Ferrari, che mette a disposizione lo spazio espositivo Fourteen ArTellaro per l'arte nel cuore di Tellaro.
"Porto i miei Liguri Apuani - spiega Bacci - porto la parte femminile e maschile che abitano in ognuno di noi ispirandomi alle nostre radici, ai nostri antenati che hanno vissuto, combattuto e difeso una lingua di terra, non definita dalle cartine geografiche, che si estende dal mar Ligure all'Appennino Tosco Emiliano alle Alpi Apuane".
"Zappe, forconi, vanghe e pennati sono i protagonisti - aggiunge l'artista - oggetti della tradizione contadina, da sempre presenti nelle mie opere, consumati dall'usura e dal tempo, passano da oggetto a soggetto in una sorta di suggestione fanciullesca, evocando le statue Stele della Lunigiana".
Nel 2016 l'opera di Carlo Bacci "Schiacciapensieri" era stata scelta come opera prima per inaugurare lo stesso spazio espositivo Fourteen ArTellaro.
"Schiacciapensieri" è un'opera "nata a Tellaro nel 1994 - spiega Carlo Bacci - recuperando le vecchie ringhiere della marina che stavano dismettendo. Materiale bellissimo e molto interessante, prodotto da mani sapienti secondo le modalità di un tempo".
Nell'opera anche ferro e pietra locale. La corona è realizzata con un forcone di alto artigianato austriaco. L'opera si completa con la seduta della figura umana e vuole rappresentare il peso del potere. Negli anni sono centinaia le persone che si sono sedute sullo "Schiacciapensieri" per essere immortalate con l’opera.