Così il giornale Gazzetta della Spezia (LINK GIORNALE 1906) del 22 dicembre 1906 comincia ad interessarsi sulle sue pagine a quello che presto diventerà il maggiore fenomeno sportivo e sociale della Penisola.
"E' interessante - continua l'articolo - di veder l'entusiasmo e la sveltezza dei nostri bravi marinai che seppero sempre distinguersi in mare come in terra, in Italia come all'estero come sport man.
Le squadre che si misurano nella nostra piazza d'armi sono specialmente della navi scuola delle torpediniere e dei cacciatorpediniere.
Ho visto degli accaniti bianchi assalire degli azzurri con slancio non certo inferiore a quello dei vecchi giocatori di Oxford. Queste nostre squadre hanno persino imparato a lottare silenziosa, cosa assai difficile conosciuto il carattere italiano nostro.
Da quanto ho potuto sapere una delle partite più importanti si svolse la mattina di martedì scorso fra la squadra della R.Cacciatorpediniere Zeffiro ed una di sveltissimi giovani della scuola di apprendisti (R.N.Caracciolo). Quest'ultima era animata dal sempre giovane Tenente di vascello Lodolo e potè riportare 3 porte o punto a scapito dello Zeffiro che applaudì fragorosamente...il nemico".