Il pittore Alberto Imparato ha capito fin da giovanissimo che la pittura è un linguaggio di infinite parole. Ispirato dalla natura del Golfo dei Poeti, Venerdì 5 luglio alle ore 18.30 si terrà il vernissage della sua personale “ANIMA LIGURE” in Sala CarGià Galleria d'arte.
Conosciamo insieme l'artista e la sua arte in un'intervista a cura di Ezia Di Capua, curatrice di Sala CarGià e per gli eventi artistici qui realizzati dal 2010.
Alberto, le tue opere hanno una profondità sorprendente, ho come la sensazione che in ognuna di esse ci sia una parte di te. Il passato, i ricordi e le esperienze sono una parte fondamentale della tua arte. La tua infanzia ricca di stimoli artistici e l’influenza dei tuoi famigliari hanno plasmato profondamente la tua vena creativa?
Certamente, ricordo che il regalo più gradito erano sempre le scatole di pastelli, i primi acquerelli ..le tempere e in ultimo l'olio che ho scoperto e sperimentato da adolescente .Ho sempre preferito disegnare o dipingere nel tempo libero, preferendo questa passione innata ad altri giochi ed interessi. Ringrazio i miei genitori, che erano anche i miei primi 'critici' - in particolare mia madre - i quali non hanno mai ostacolato questa mia innata inclinazione. SanTerenzo: il luogo del cuore, dove è nata mia madre, grazie a lei e ai suoi racconti ho imparato ad amare questo territorio in cui ho vissuto per diversi anni e dove ho avuto le prime esperienze artistiche, le prime mostre collettive ed estemporanee. Ritornare qui, dopo anni, con questa mostra lo considero un traguardo e, insieme, un 'recap' ,come oggi si dice, nel mio percorso artistico.
Spicchi per l’estrema riconoscibilità stilistica: la tecnica impiegata e le tematiche affrontate dimostrano uno studio e un’investigazione approfonditi, appassionati perché sinceri e mossi da un’esigenza emotiva viscerale, tra le pieghe della realtà e della psiche. Vuoi parlarne?
La luce è un elemento predominante nei tuoi dipinti, e non si legge come un fatto voluto, ma come elemento spontaneo ed istintivo. Cosa, di un tuo dipinto, mette meglio a fuoco la tua personalità artistica?
Sai che non so risponderti a questa domanda ? Non con i crismi dell'Analisi almeno. Mi spiego meglio: sempre dipingo ciò che sento dentro, e capita, succede spesso che la vista di un paesaggio, di vecchie mura di paese, o una particolare luce in un momento durante una passeggiata, mi colpiscano e mi restino impresse 'dentro '. Se sento la necessità di provare a fissarlo sulla tela lo faccio subito. O quantomeno lascio uno schizzo a matita che riprendo in seguito. In questo hai visto giusto: il mio è sempre un moto istintivo di restituire sulla tela un qualcosa di vissuto ed interiorizzato utilizzando la tavolozza cromatica del momento. Quanto ai soggetti dei miei quadri, credo sia fin troppo evidente che sono affascinato dalla mia terra , dall'incontro del mare e dei fiumi con le terre emerse, con la vegetazione che cresce su queste ultime.
Trasferisci su tela la tua intima connessione con il paesaggio e credo che la forza della tua arte oltre alla scelta sapiente dei colori sia l'abilità di trascrivere con armonia una tecnica personale che si ispira al passato..
Si, la mia tecnica molto immodestamente si ispira ai maestri del passato. senza dimenticare i grandissimi del Rinascimento che tutti ben conosciamo e nelle cui opere di ritratti di personaggi da loro dipinti, vediamo che non è infrequente la componente paesaggistica, ad esempio negli sfondi, tutta da osservare , tutta da studiare... ma certo i grandi vedutisti italiani del Settecento ed Ottocento, sino ad arrivare al movimento dei Macchiaioli - che, guarda caso a cavallo del Novecento nasce come rifiuto ai rigori stilistici dell 'Accademia - hanno senz'altro influito e suggestionato parecchio il mio modo di dipingere.
Quale è oggi la linea poetica della tua ricerca?
E' sempre la stessa : la rappresentazione a volte 'sognata' ancor che desiderata , del paesaggio di questa parte di Liguria in cui vivo, mare e terra, nelle quali lascio che sia l'elemento naturale a sovrastare la presenza chiassosa e soverchiante dell'Uomo. Un'utopia, in fondo.. o un bel sogno. come dicevo..
Quale valore ha nella tua vita l’arte?
E' molto importante: credo che il concetto di 'Arte ' possa estendersi ad ogni ambito del prodotto dell'Uomo quando questo raggiunge i massimi risultati, ad esempio, nella musica, nella ricerca, nella fotografia e, non ultima appunto nella pittura. Ricercarla e scoprirla in ogni cosa è uno stile di vita, e insieme un non conformarsi al martellamento del 'pensiero unico', dell'ovvio, delle mode.
Che consiglio daresti a ai giovani artisti?
Premesso che non mi sento così importante da darne, perchè non esiste uno stile di vita uguale per tutti, l'unico .. ehm.. consiglio? Quello di restare sempre se stessi, qualunque cosa si faccia e, insieme studiare tanto, osservare, sperimentare comunque da soli, accettare le critiche ma senza lasciarsi condizionare da esse e, soprattutto non farsi influenzare da cattivi maestri!