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di Massimo Guerra  - Sabato inaugura la mostra di Gloria Giuliano all'hotel Byron di Lerici.

Appuntamento con l'arte sabato pomeriggio dalle ore 18 all'Hotel Byron di Lerici. 

Nell'elegante hall che da diversi anni ospita le opere di artisti spezzini e non va in scena la mostra di Gloria Giuliano dal titolo "Kaleidos, quando i colori inventano il mondo".

L'allestimento delle 14 tele, raffiguranti paesaggi e scorci del golfo riletti dalla fantasia dell'artista è stato realizzato da Liguria Vintage di Marco Natale sotto la direzione artistica di Walter Tacchini, curatrici della mostra Debora Ferrari e Tania Calenda.

Le opere della Giuliano,  reduce dalla collettiva Mare Nostrum a cura di Spezziner a Bayreuth fino alla fine di aprile e tra le protagoniste  dell' Asta "muta" di beneficenza che si conclude sabato in Fondazione esprimono al meglio la piena maturità artistica della pittrice spezzina, formatasi all'Accademia delle belle arti, da oltre quarant'anni alla ricerca di nuovi linguaggi tra espressionismo e astrattismo, sino alla sua ultima fase di dichiarata ispirazione futurista.

"Nella mostra  l'artista compie un viaggio tra i maestri del Futurismo per reinventare, ricostruire, e rivivere un nuovo linguaggio – scrive il critico d'arte Paolo Cozzani - il Futurismo della Giuliano è evidente nel dinamismo delle opere, nell'uso dei colori vivaci, nei valori estetici, nelle prospettive aeree che rimandano all'Aeropittura, nella scomposizione delle forme, nell'artificio visionario dei paesaggi. 

 Il caleidoscopio, dal greco "kalòs" (bello) "eìdos" (forma, immagine) e "skopéō " (osservo) - continua Cozzanti -  che da il titolo alla mostra Kaleidos, è lo strumento ottico dal quale l'artista vede e crea con raffinata tecnica pittorica le prospettive di Lerici, a cui la mostra è dedicata. 

La pennellata è secca e tagliente, senza sfumature o chiaroscuri, i punti di vista aerei in linea con il tema dell'Aeropittura; l'occhio dell'osservatore è catturato dalla vivida policromia in un piacevole "disordine" compositivo nel quale si perde in suggestioni e riflessioni".

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