Raffaella Monteverde ospiterà dal 13 aprile nel suo OPEN ART SPACE in via Chiodo, 101 alla Spezia, la mostra “Orgasmo in Forme - Il piacere è arte”, che si ispira ad un’opera di Carlo Bacci, naturalmente presente all'interno dell'esposizione, dove i segni, simbolicamente maschili e femminili si compenetrano e si fondono, generando un meraviglioso piacere estatico nello spettatore. L’opening ufficiale è previsto alle ore 18.30.
“Carlo Bacci è una di quelle persone che quando le incontri ti lasciano il segno - dice Raffaella Monteverde - Uso il termine segno non casualmente, perché è proprio il suo ‘segno’ che caratterizza pienamente il suo fare artistico, trasformandosi continuamente, ma rimanendo immutabile nella sua essenza, colorandosi di nuove sfumature, vestendosi di materiali sperimentali, unendosi e fondendosi con altri corpi e con elementi naturali fortemente caratterizzanti il nostro territorio”.
Come evidenzia Raffaella Monteverde, il segno, la forma diventano metafora della personalità vulcanica, passionale, creativa dell’artista, capace di grandi slanci, che antepone il cuore e l'anima al calcolo razionale e statico. Il processo creativo in Carlo Bacci è continuo, instancabile, lo permea completamente in ogni attimo di vissuto. La ricerca e il recupero di nuovi materiali, i loro inediti accostamenti, le nuances di colori mai uguali, ottenute plasmando il colore stesso con le mani, rendono ogni sua opera unica e irripetibile. Difficile scindere la composizione pittorica, da quella scultorea, dalle installazioni crono-materiche, i noti segnatempo.
“Il suo talento è innato, versatile - aggiunge Raffaella Monteverde - e gli ha consentito negli anni di eccellere in ogni forma di creazione artistica, pittorica, scultorea e anche nel design, quando vi si è avvicinato”.
Il coraggio di vivere una vita piena e libera da condizionamenti ha portato anni addietro Carlo Bacci a lasciare tutto e a trovare un rifugio creativo ad Almeria, nel sud della Spagna, vivendo in una casetta sul mare, per lui naturale fonte di ispirazione. Li, lavorando le enormi pietre che il mare gli regalava ogni giorno, vivendo il fare artistico con tormento ed estasi totalizzanti, alla maniera michelangiolesca, ha capito che l'arte sarebbe dovuta divenire l'unica occupazione possibile della sua vita.
Ritornato in Liguria, ha fissato la sua dimora a Tellaro e il suo studio a Solaro, continuando l'attività artistica, totalmente ispirato dalla terra madre e dal mare, perenne approvigionatore di suggestioni materiche, di sale, di ruggine, di odori e suoni insostituibili e necessari per "creare".
Le sue opere sono entrate dagli anni '90 nelle case più prestigiose in Italia e all'estero, i riconoscimenti istituzionali non sono mancati con commissioni di opere importanti e di grandi dimensioni a Lerici, a Tellaro, a Milano, solo per citarne alcune.
“Questa mia piccola presentazione, volutamente sintetica, vuole essere solo un concentrato di pensieri che traggono ispirazione da messaggi potenti, fortemente evocativi e poetici, che l'artista ci dona, mentre godiamo delle sue opere” conclude Raffaella Monteverde.