Nel 2023 sono stati sfiorati i 70mila visitatori nei Musei Civici della Spezia, una statistica che torna ai livelli registrati nel periodo pre-Covid e che segna un nuovo punto da cui partire per un 2024 che li vedrà ancora più protagonisti nel panorama culturale spezzino con mostre ed eventi di grande richiamo nazionale. Ancora più rilevante, il record assoluto ed inedito mai registrato prima degli incassi dei musei che nel 2023 ha raggiunto i 269.102,48 euro e la ripresa importante della didattica in presenza nei musei in collaborazione con le scuole di tutta la Provincia della Spezia che quest’anno ha coinvolto 416 classi per un totale di 7195 alunni.
“Un patrimonio culturale inestimabile che nel 2023 ha sfiorato i 70mila visitatori: è come se ogni spezzino fosse entrato in uno dei nostri musei – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Torniamo alle statistiche del periodo pre-Covid dal punto di vista dell’affluenza e questo è il primo risultato positivo, perché la pandemia non solo aveva obbligato uno stop alla visita museale ma soprattutto aveva interrotto anche le buone abitudini di frequentare i luoghi della cultura, che da quest’anno mi pare siano state ripristinate. Il dato più importante, però, è anche quello relativo agli incassi: mai nella storia dei Musei Civici avevamo raggiunto queste cifre, quasi 270mila euro: un dato che ci aiuta anche a sfatare qualche luogo comune sulla cultura. Tutto questo deve indurci a spingere sull’acceleratore: il Castello San Giorgio sarà nel 2024 il protagonista indiscusso dei grandi eventi della cultura, con il Paleofestival, le Notti al Castello, la didattica museale tutto l’anno, Spetialis. Il Festival della Spezia Antica e la notte mostruosa del 31 ottobre; il Lia, grazie all’accordo con la famiglia Lia sul fondo di dotazione, vedrà il suo massimo splendore con una mostra di livello nazionale sul Grand Tour in dialogo con la mostra permanente di Agostino Fossati alla Palazzina delle Arti; il Museo del Sigillo troverà nuova luce con un’apertura del museo diretta su via del prione; l’Etnografico sarà sempre più riconosciuto come Museo Civico “della Città” con progetti rivolti a valorizzare l’identità spezzina e la storia locale e, chiaramente, il 2024 sarà l’anno del CAMeC che troverà una nuova valorizzazione con il sostegno di Fondazione Carispezia. Il 2024 si preannuncia l’anno della cultura spezzina.”
La grande forza dei Musei nel 2023 è stata caratterizzata da quattro elementi principali: l’incremento turistico in tutta la Città che si è chiaramente riversato anche nei nostri musei che si sono fatti trovare pronti ad accoglierli con un’offerta ricca ed eterogenea, la numerosa partecipazione alla didattica museale per le famiglie e per le scuole che vede una rinnovata veste comunicativa e grafica con lo slogan “Divertiamoci imparando nei musei e nelle biblioteche”, eventi che ormai sono irrinunciabili nel calendario spezzino quali il Paleofestival, le Notti al Castello e il nuovo format che ha subito conquistato l’entusiasmo degli spezzini come Spetialis. Il Festival della Spezia antica e grandi mostre che hanno avuto un forte richiamo anche internazionale come quella di Pieter Brueghel il Giovane al Museo Civico “Amedeo Lia”.
La locomotiva dei Musei Civici è il Castello San Giorgio che ha sfiorato i 45.000 visitatori con un incasso di 162.680,50 euro e con un trend in costante crescita anche grazie ad un’offerta culturale che coniuga le attività didattiche e ludiche museali con eventi di rievocazione storica cittadina e rassegne ormai di chiara fama. In particolare, dal Castello San Giorgio sono stati promossi eventi di grande rilievo extraterritoriale: la sedicesima edizione del “Paleofestival” il Festival dell’archeologia sperimentale divulgativa sul Mondo Antico, la rassegna culturale estiva delle “Notti al Castello” con 18 eventi; la prima edizione di “Spetialis. Festival della Spezia Antica” che ha previsto una tre giorni di rievocazione della storia della Città della Spezia dal Medioevo all’Ottocento e la tradizionale “Notte Mostruosa” che, dopo tre anni di sospensione, è tornata ad essere l’evento serale di punta della Città del 31 ottobre.
Il piccolo Louvre della Liguria, cioè il nostro Museo Civico “Amedeo Lia”, è stato protagonista di una svolta storica nel 2023 con il rinnovato patto di fiducia sul diritto d’uso delle opere d’arte di proprietà della famiglia Lia a favore del Comune della Spezia grazie ad una straordinaria sinergia: con il nuovo accordo, infatti, il Comune potrà permettersi di valorizzare a livello nazionale e internazionale il museo poiché è decaduto l’obbligo di accantonare il 50% degli incassi ed è stato costituito un Fondo di Dotazione amministrato dal Consiglio Direttivo. Nel 2023 il Museo Lia, che ha superato i 9mila visitatori con un incasso di 49.573,60 euro, ha offerto alla cittadinanza tre mostre accompagnate ciascuna da un ricco calendario di appuntamenti trasversali: “La contemporaneità del classico. Dialogo sui modelli fra Museo Lia e Wolfsoniana”, che ha proposto un dialogo fra le due collezioni private più ricche ed eterogenee della Liguria, “Pieter Brueghel il Giovane. La Crocifissione di Castelnuovo Magra. Restauro e confronti”, che ha permesso di valorizzare la travagliata opera della Crocifissione al termine del lungo intervento di restauro e metterla in dialogo con prestiti importanti provenienti da Parigi, Modena e Pisa e la mostra sulla natività “Gli angeli desiderano fissare lo sguardo. La Natività e l’Adorazione dei pastori e dei magi” che rappresenta il messaggio salvifico che Cristo reca con sé attraverso una narrazione pittorica con grandi e prestigiosi quadri in prestito tra i quali il Perugino, Barnaba da Modena, Antonio Travi in perfetto dialogo con la collezione permanente.
“Attraverso l’arte. La galleria Il Gabbiano 1968-2018”, “Giacomo Verde Liberare Arte da Artisti”, “Il piccolo grande cuore di Giosetta Fioroni”, “Futurismo e sue persistenze nelle collezioni permanenti”, “Mare Nostrum. Le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti”, “Sarenco. La platea dell’umanità”, “Blu/Blue. Opere dalle collezioni del CAMeC”, “Antonello Ghezzi. Terra Cielo Iperuranio”, “Animalia”, “Igo Salvadori Covid – 19 100 La Spezia. Fotografie aprile maggio 2020”, “La nuova stanza del colore” le mostre che hanno sorpreso nel 2023 i 8.566 visitatori del CAMeC e un incasso di 20.910,46 euro. Il 2023 è stato, per il Centro d’Arte Moderna e Contemporanea, un anno storico per due ragioni. La prima perché sono state totalmente abbattute le barriere fisiche e cognitive del Museo grazie al progetto finanziato dal PNRR che ha consentito infatti di avere all’ingresso una mappa tattile del CAMeC per permettere all’utente di comprendere dove si trova e come è strutturato il museo; la dotazione di un totem con un video in Lingua italiana dei segni (LIS), che racconti la storia del museo e delle collezioni; la apposizione di segnali tattili plantari in prossimità delle scale e dei servizi; la trasformazione di uno dei servizi igienici in toilette polifunzionale anche con sanitari ad altezza e misura di bambino; l’inserimento di un lavandino nel Laboratorio didattico; infine, la nuova Accessibility Room. Questo ampio spazio espositivo è a disposizione di tutti i visitatori ma è specialmente dedicato a ipovedenti, non vedenti e utenti con sordità che potranno incontrare un allestimento che abbatte le barriere percettive e sensoriali. La seconda ragione è, chiaramente, il nuovo percorso di valorizzazione delle attività culturali del CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea che porterà all’attivazione di un partenariato pubblico privato non istituzionalizzato fra il Comune della Spezia e Fondazione Carispezia con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa fra le parti che vedrà la luce nel 2024.
Il Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana” ha raggiunto nel 2023 i 3180 visitatori con un incasso di 31.084,90 euro e ha offerto alla cittadinanza e ai turisti nella prima parte dell’anno l’importante mostra “Fossilia. Mostra paleontologica dedicata al grande scienziato spezzino Giovanni Capellini nel centenario della sua scomparsa” in collaborazione con l’Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellini e con i preziosi prestiti di Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, Museo Geologico e Paleontologico dell’Università di Bologna e il Comune di Lerici. Il resto dell’anno è stato caratterizzato dalla partecipazione dell’Etnografico all’anno Mazziniano per il centenario dalla morte di Ubaldo Mazzini con conferenze e eventi specifici, dall’organizzazione con il Castello San Giorgio dell’evento Spetialis. Festival della Spezia antica che ha visto il museo ospitare i laboratori dedicati ai mestieri dell’Ottocento che hanno attirato in un solo pomeriggio oltre 200 persone. L’Etnografico è anche sede privilegiata di Associazioni culturali del territorio che si dedicano allo studio della storia locale spezzina con cui il Sistema Museale collabora con grande sinergia.
Il 2023 è stato l’anno del rilancio del Museo del Sigillo che ha presentato al pubblico un rinnovato allestimento degli spazi nel quale per la prima volta nella storia del museo sono stati svelati al pubblico gli oltre 300 sigilli inediti e progettati e realizzati pannelli di sala e una brochure dettagliata – che viene offerta ai visitatori insieme al biglietto d’ingresso al Museo – e un percorso di approfondimento fruibile tramite sistema QR-Code che sarà poi applicato all’intero percorso museale. Un rinnovamento, infatti, che ha fatto raggiungere al museo i 1550 visitatori.
Infine, la Palazzina delle Arti che ospita la mostra permanente “La città che cambia. La Spezia da Agostino Fossati ai giorni nostri” ha sfiorato i mille visitatori, il cui incasso, comprensivo del Museo del Sigillo, è di circa 4.853,02 euro.