Sabato 23 Settembre alle ore 16,00 nei locali del Museo Nazionale del Ciclismo "A. Cuffini", il ciclista Ivan Cerioli, ex professionista, presenta il libro "Ho fatto il Tour". Coordina e modera Roberto Checchi.
Cerioli, nato a Codogno (Lo), il 26 gennaio del 1971, è stato a più riprese Campione Italiano su pista nelle categorie giovanili, conquistando una medaglia di bronzo mondiale nell'inseguimento a squadre nel 1989 ed il quarto posto nella medesima specialità ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992.
I 25 successi tra i dilettanti gli permettono di passare professionista nel 1995 con la Gewiss di Evgenij Berzin. Ben presto, però, la nuova dimensione si rivela un mondo ricco di contrasti, tra importanti esperienze di sport e di vita (come la partecipazione al Tour de France) e momenti più complicati dal punto di vista umano.
Cerioli abbandona il professionismo nel 1998, stacca la spina e decide di abbandonare per sempre l'ambiente, saturo e, forse, profondamente deluso.
Per tre anni non tocca più la bicicletta. Piano piano si fa strada l'idea di aiutare gli altri grazie al suo vecchio Amore. Il ciclismo di Cerioli, fatto di lealtà e amicizia, riparte dalle fondamenta al fianco dei più piccoli.
Nel 2009 nasce così la società Sport Frog Senna, seguita dalla scuola ciclismo Km 0, un progetto dedicato ai bambini dai 5 ai 12 anni con oltre 200 ragazzini messi in sella con un approccio ludico ed educativo che muove dall'obiettivo di Cerioli: educare il cittadino del futuro attraverso quel meraviglioso oggetto chiamato bicicletta.
"È il 1996 - dice Ivan Cerioli - e sulle strade di Francia vesto la maglia della mitica Gewiss-Playbus. Quando, il 21 luglio, da Place de la Concorde svolto a destra davanti ho i Campi Elisi: "Ho fatto il Tour" - conclude Cerioli- E poco importa la classifica (121° a 3h07'50" da Bjarne Riis , ndr)."
Ivan ci è riuscito, lì, tra pochi eletti.
E queste parole, figlie di un desiderio agognato, diventano realtà e titolo della biografia scritta a quattro mani con Fabio Guerini.
L'opera muove i suoi primi passi nel marzo del 2020 durante i giorni della Pandemia e della prima "Zona Rossa" d'Italia: la provincia di Lodi. Una pubblicazione che intende essere un inno alla rinascita, al ritorno ai veri valori della vita, dello sport e della salute ed è un libro ricco di speranza dedicato ai più giovani. Un monito per affrontare la vita futura.
Senza dimenticare i genitori: garanti della crescita sportiva e umana dei loro figli senza forzature né pressioni.
Il ricavato del libro sarà devoluto all'associazione "Il sorriso di Tommy", nata per ricordare il piccolo Tommaso. I proventi verranno utilizzati per avviare un progetto di formazione in cure palliative pediatriche presso il reparto di oncoematologia pediatrica dell'Ospedale Policlinico San Matteo di Pavia in collaborazione con Soleterre Onlus.