Nel pomeriggio di ieri, martedì 2 maggio, il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi ha visitato negli spazi di Fondazione Carispezia la mostra “Il corpo del colore. La pittura neoromantica ed espressionista italiana degli anni trenta. Opere dalla Collezione Giuseppe Iannaccone”.
“Un unicum di gusto, di sensibilità, di scelta del momento più raro e più bello di molti artisti - così ha commentato Vittorio Sgarbi - che poi hanno avuto percorsi diversi: due in particolare, dimenticati, sono Ziveri e Badodi che si presentano qui con una scelta di quadri straordinari; poi ci sono maestri riconosciuti come Scipione, caposcuola della ‘scuola romana’, e Guttuso, che sono degni di musei. Tutti questi quadri potrebbero andare un giorno in un museo nazionale per integrare un segmento dell’arte del novecento che tra il futurismo e – diciamo – le avanguardie degli anni cinquanta è stato abbastanza trascurato. Soltanto negli anni ’80 e ’90 è ricominciata una lettura della ‘scuola romana’, e l’avvocato Iannaccone, grande collezionista, l’ha integrata con la scelta dei quadri della sua collezione, che oggi sono qui alla Spezia”.
Vittorio Sgarbi si è intrattenuto in mostra per quasi un’ora, apprezzando molto le opere provenienti dalla Collezione Giuseppe Iannaccone, e augurandosi che in tanti ancora si rechino a visitare l’esposizione per la bellezza dei dipinti.
La mostra sarà visitabile presso la sede espositiva di Fondazione Carispezia (via D. Chiodo 36 – La Spezia) fino al 14 maggio con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 16.30-19.30; sabato, domenica e festivi 10.30-13.00 e 16.30-19.30, ingresso libero.