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Presentato il Patto Educativo di Comunità, la rete più grande in Italia proprio alla Spezia In evidenza

di Anna Mori – Il Patto promuove la condivisione e la sinergia delle Istituzioni, della Scuola e di tutti i soggetti che si occupano di educazione e formazione per combattere la dispersione scolastica.

È stato presentato questa mattina a Palazzo Civico il “Patto educativo di Comunità della Spezia”.

L’accordo è stato illustrato dai rappresentati degli enti aderenti: Pierluigi Peracchini, Sindaco della Spezia e Presidente della Provincia della Spezia; Patrizia Saccone assessore al Lavoro del Comune della Spezia, Maria Luisa Inversini, Prefetto della Spezia; Claudia Di Bernardo, Direttore Distretto 18; Ugo Salerno, Presidente  Promostudi; Marco Casarino, Segretario Generale CCIAA Riviere di Liguria; Roberto Peccenini, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale; Vittorio Bracco, Direttore Fondazione Carispezia.

Cosa sono i Patti Educativi di Comunità

I Patti Educativi di Comunità, introdotti con il Piano Scuola 2020 - 2021, sono accordi tra le Istituzioni Scolastiche e i soggetti del territorio che si occupano di educazione e formazione (enti, musei, associazioni, ecc.) sottoscritti con lo scopo di arricchire l'offerta formativa delle scuole. I Patti sono riconosciuti dal Ministero all'Istruzione che ha individuato negli enti locali, le realtà a cui è affidato il ruolo di promuovere, coordinare e sottoscrivere con le scuole e i vari soggetti i Patti Educativi di Comunità.

Obiettivo è quello di prevenire e combattere le nuove povertà educative, la dispersione scolastica, il fallimento educativo, attraverso un approccio partecipativo, collaborativo e solidale di tutti gli attori in campo che si impegnano a valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze e tutte le risorse del territorio.

Il Patto Educativo è quindi un valido strumento operativo/progettuale per definire le relazioni tra comunità locale ed il sistema educativo, favorendo una forte interazione tra tutti i soggetti istituzionali che, secondo il principio di sussidiarietà, hanno competenze, funzioni e specifiche responsabilità.

Nei prossimi giorni si procederà alla firma e alla formalizzazione del Patto. Le parti hanno convenuto di costituire 2 organismi: un Tavolo Istituzionale composto da un rappresentante per ciascun Ente firmatario, che si riunirà periodicamente, ed i Gruppi di lavoro che saranno attivati in caso di necessità su iniziativa del Tavolo istituzionale ed avranno la funzione di acquisire contributi e proposte per la programmazione su tematiche specifiche.

I firmatari del Patto di Comunità

Tutti i firmatari del Patto ne hanno sottolineato l’importanza. Il Sindaco Pierluigi Peracchini ha sottolineato come attraverso il patto si faccia squadra per permettere alle nuove generazioni di affrontare il futuro con nuove competenze. “Dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per evitare la dispersione scolastica e l’impoverimento formativo, cercando di far emergere i talenti di ogni giovane”.

L’Assessore Patrizia Saccone ha evidenziato un dato importante: “Ad oggi abbiamo costituito alla Spezia il Patto di Comunità più grande d’Italia, ora è nostra responsabilità farlo funzionare. Aderiscono al patto soggetti del mondo della scuola, del lavoro, dell’università ricerca, dello sviluppo economico e il Comune entra coinvolgendo più assessori, Casati per l’ambiente, Brogi per la scuola e i servizi sociali, Maria Grazia Frijia per i gemellaggi. Aderiamo anche con la Rete per il Lavoro con i 40 soggetti che ne fanno parte. Il primo firmatario è l’Ufficio Scolastico Regionale Ambito Territoriale La Spezia per sottolineare che i giovani devono essere al centro e che legano tutti questi rapporti. In futuro vedremo quindi iniziative coordinate tra di loro non avendo solo l’aula come punto di riferimento, ma ogni spazio può diventare luogo di attività didattica”.

L’Assessore Brogi ha spiegato che si è voluto creare uno strumento che raccogliesse tutte quelle che sono le potenzialità del nostro territorio. “Si parte proprio dalle Scuole dell’Infanzia perché è il primo luogo dove si forma la dimensione sociale dei ragazzi. Poi si cresce in un percorso educativo fino ad arrivare al mondo del lavoro e noi abbiamo la missione di combattere il disagio giovanile e affiancare i ragazzi in un percorso di vita grazie a queste sinergie. Dobbiamo essere presenti anche nelle piazze e strade per combattere il disagio giovanile cercando di costruire il benessere per i nostri ragazzi”.

Il Prefetto Maria Luisa Inversini ha sottolineato come questo patto nasca dalla consapevolezza che è necessario dare risposte prendendosi una grande responsabilità. “Interessa in prima battuta alla Prefettura la sicurezza, ma è chiaro che il disagio giovanile si ripercuote sulla percezione che le persone hanno della sicurezza. L’obiettivo è quello di formare i cittadini del domani con diritti e doveri e per questo bisogna partire proprio dalle scuole, facendo sentire i ragazzi accolti e accompagnati”.

Il primo firmatario del Patto è l’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito Territoriale La Spezia, rappresentato dal Direttore Roberto Peccenini. “I Patti di Comunità sono un’iniziativa che il Ministero ha preso nel periodo della pandemia e ha invitato le scuole a farsene promotori perché si è percepito che l’emergenza COVID ha avuto un impatto anche sui legami sociali, importanti per la crescita armonica dei ragazzi. Il periodo pandemico ci ha dato quindi delle possibilità di rilancio, ovvero la consapevolezza della responsabilità educativa di tutti i soggetti istituzionali perché l’investimento principale è essere tutti alleati per garantire la crescita educativa dei giovani”.

Tra i soggetti firmatari anche la Fondazione Promostudi La Spezia. Il Presidente Ugo Salerno ha sottolineato come questo accordo dimostri l’attenzione della Città della Spezia alla crescita della formazione. “Il ruolo dell’Università è importante e uno dei punti che vede l’Italia come fanalino di coda in Europa è proprio il fatto che la percentuale di laureati rispetto alla popolazione è una delle più basse. Se non facciamo comprendere ai giovani quanto sia importante completare gli studi anche con la cultura universitaria, non facciamo un buon servizio alla popolazione. Il nostro impegno nel Patto di Comunità riguarda soprattutto l’orientamento ai giovani sul percorso universitario rispettando le loro attitudini e talenti, considerando anche gli sbocchi occupazionali. Dobbiamo essere a fianco delle istituzioni scolastiche e delle aziende per rispondere alle esigenze eventualmente anche ampliando l’offerta formativa con l’obiettivo di attirare sempre più giovani sul territorio”.

Il Direttore Vittorio Bracco ha spiegato come sia importante per la Fondazione Carispezia essere a stretto contatto con il territorio recependone le necessità. “Quest’anno abbiamo incontrato gli studenti delle scuole per ascoltare anche le loro indicazioni e ne sono emerse idee molto interessanti. L’esigenza di investire nei giovani è importantissima, molti progetti sono portati avanti dalla Fondazione in questa direzione. Ricordiamo ad esempio il Festival della Mente nel quale coinvolgiamo molti giovani, i Concerti a Teatro dove i ragazzi possono vedere anche loro coetanei esibirsi. Abbiamo creato l’Accademia che è partita come spazio studio e ora sta crescendo sempre più anche con nuovi progetti, tra cui Boost con il quale portiamo avanti attività di orientamento allo studio e al mondo del lavoro”.

Presente anche ASL 5 rappresentata dal Direttore del Distretto 18 Claudia Di Bernardo e da Roberta Baldi, responsabile del progetto “Scuole che promuovono la Salute” che vede una collaborazione attiva con l’ufficio Scolastico Regionale e le Scuole della provincia e dove viene presentato agli studenti uno approccio globale alla salute promuovendo anche il legame tra salute dell’uomo e salute dell’ecosistema. Il programma viene portato avanti da alcuni anni da Regione Liguria ed è inserito nel Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025. Tutte le attività di promozione della salute nelle scuole hanno ricadute anche sulla popolazione in generale in termini di adozione di stili di vita sani e puntano a far accrescere le competenze relative alla salute e alla cittadinanza.

Marco Casarino, Segretario Generale della Camera di Commercio “Riviere di Liguria” ha concluso sottolineando come questo Patto è un altro esempio di come si sia realizzata su questo territorio una capacità importante di sinergia, dove ognuno mette a disposizione le proprie competenze. “Nel patto si parla due aspetti importanti che sono ‘comunità’ e ‘educazione’. C’è necessità di essere comunità e di dare valore a tutta l’offerta formativa del territorio perché crea prospettive importanti per i giovani. La Camera di Commercio mette a disposizione informazioni, visioni e la possibilità di capire quelle che saranno le tendenze in termini di sviluppo e opportunità del mercato del lavoro. Inoltre potremo facilitare il rapporto con le aziende per l’attivazione dei percorsi PCTO con le scuole, permettendo ai giovani di iniziare a conoscere la vita in azienda”.

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