"La Cooperativa Mondo Aperto si aggiudica il bando promosso da "Con i bambini" per le Comunità educanti", così in una nota la Cooperativa Mondo Aperto.
"Il progetto “Comunità educante Umberto I” risulta infatti tra le proposte selezionate da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il progetto di Mondo Aperto partirà nel corso del 2023 e avrà una durata di due anni e mezzo. Sarà dedicato a tutta la città, ma nello specifico - come si evince già dal nome -, al quartiere umbertino, uno dei quartieri più multiculturali e vivaci ma al tempo stesso più “difficili” della nostra città.
Infatti, come si evince dagli articoli di cronaca locale, l’Umbertino è spesso teatro di episodi di ordine pubblico o di microcriminalità ma, al tempo stesso, il quartiere e la sua piazza di riferimento, piazza Brin, sono frequentate da moltissimi giovani e bambini che trovano nella piazza antistante la Chiesa di Nostra Signora della Salute un luogo di gioco e socializzazione.
Il quartiere necessita di un intervento di riqualificazione sociale ed educativa, così come perennemente richiesto dagli abitanti e dalle diverse organizzazioni che vi operano. Per i numerosi minori che popolano il quartiere e che si trovano a crescere tra le sue strade è fondamentale sin da subito avere una rete sociale di supporto che possa indirizzarli positivamente nel loro percorso di crescita allontanandoli dalle condotte negative (drop-out scolastico, condizione di neet, microcriminalità ecc.).
L’obiettivo di Mondo Aperto è proprio questa riqualificazione sociale, attuabile grazie alla ricchezza del “capitale sociale” che popola il quartiere e alla sua rivitalizzazione: scuole, associazioni etniche, sportive e culturali, parrocchie, luoghi di interesse storico, commercianti, singoli cittadini.
La ricchezza multiculturale del quartiere può creare nuovi spazi di convivenza come base per una nuova comunità: «comunità significa prendersi cura di qualcosa che riguarda tutti, farsene carico, preoccuparsi e impegnarsi con tempo, risorse ed energie» dice Florentina Stefanidhi, presidente di Mondo Aperto «Piazza Brin è uno dei luoghi più vissuti della nostra città, tra i suoi alberi e le sue panchine si riuniscono ogni giorno bambini, adolescenti, adulti, lavoratori e famiglie. Questa piazza è un luogo di forte socializzazione e noi - grazie al coinvolgimento attivo di tutti i soggetti educanti (famiglie, scuola, associazioni etniche, associazione di quartiere, enti pubblici) - vogliamo ricucirne le distanze e le tensioni sociali valorizzandone invece i punti di forza per farne un luogo sicuro e protetto dove possano crescere le nuove generazioni».
Numerose le attività di progetto che coinvolgeranno operatori, cittadini e minori che verranno presentate successivamente".