Con una magnifica Natività in marmo di scuola lombarda del XV secolo l’Ucai ha annunciato la consueta rassegna natalizia, ancora una volta allestita nella chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo a Mazzetta. Alla collettiva intitolata Natale di pace, inaugurata mercoledì scorso alla presenza del vescovo diocesano monsignor Luigi Ernesto Palletti, hanno aderito Gloria Augello, Guido Barbagli, Pino Busanelli, Umberta Forti, Ombretta Franco, Giuliana Garbusi, Anna Maria Giarrizzo, Enrico Imberciadori, Mario Maddaluno, Marisa Marino, Sergio Maucci, Fabrizio Mismas, Pier Luigi Morelli, Graziella Mori, Marina Passaro, Malia Pescara Di Diana, Maria Luisa Petri, Mirella Raggi, Rosa Maria Santarelli e Maria Rosa Taliercio.
C’è bisogno di pace, affermano coralmente i soci dell’operosa associazione artistica spezzina e l’evento natalizio, con i rinnovati e costruttivi messaggi rivolti agli uomini e alle donne della terra, si propone come una speciale invocazione per realizzare, con le parole dell’enciclica giovannea Pacem in terris (1963), «la pace fra tutte le genti, nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà».
L’espressione Natale di pace allude, inoltre, alla costruzione di una realtà sociale che non conosce nè disuguaglianze né povertà e, richiamando lo straordinario e attualissimo contenuto della Populorum progressio (1967), auspica realisticamente, nel solco del magistero di san Paolo VI, la costruzione di «un mondo, in cui ogni uomo, senza esclusioni di razza, di religione, di nazionalità, possa vivere una vita pienamente umana», affrancata dal terrore della guerra.
Purtroppo la guerra è partecipe della nostra quotidianità e l’arte con le testimonianze di pittori, scultori e poeti si offre nella sua lunga storia come spazio educativo e formativo fortemente contrario alle crudeltà dei conflitti bellici, promuovendo azioni di pace e di solidarietà. La mostra è visitabile sino all’8 gennaio 2023.
Valerio Cremolini