Il Marinella Festival prosegue con una fitta programmazione.
Giovedì 18 agosto la rassegna si aprirà alle ore 19 con lo spettacolo per bambini e famiglie Ho visto la Balena Bianca, liberamente tratto dall’opera Herman Melville - adattamento al testo di Angela Teodori in scena con Cecilia Malatesta (Produzione Kraken Teatro) - in cui la storia di Moby Dick è un'epopea, un percorso alla ricerca di una balena bianca, emblema dell’ignoto, forza della natura che mai potrà essere soggiogata dall’uomo.
Si continua alle 20.15 con La missione che danza che presenta Al tramonto nel borgo, performance itinerante e suggestiva fatta di suoni, poesie, piccole danze e un canto ispirato al saluto al sole, progetto Poetiche della Differenza / Abilità al Plurale 2 (FSE- Regione Liguria) - coordinamento e ideazione di Annita Conti e Tommaso Pistelli - con i ragazzi de La Missione di Sarzana e con la partecipazione di Gloria Clemente.
Alle ore 21.15 al Palco Aia debutta Liberatutti, nuovo e irriverente spettacolo tout public per parlare di gioco e di sport, targato Scenamadre, giovane ma già affermata compagnia ligure, che con ironia e intelligenza sa rivolgersi ai più giovani, firmato da Marta Abate e Michelangelo Frola con in scena Simone Benelli, Francesco Fontana, Damiano Grondona, Nino Lechevalier, Chiara Leugio, Sofia Pagano Soares (produzione ScenaMadre in coproduzione Gli Scarti, Start and go). "Fin da piccoli - spiegano gli autori - si sente parlare del paese dei balocchi, dove si gioca sempre e non si studia né si lavora mai, dove si diventa asini. Ma quello passato a giocare con gli amici è davvero tempo perso? Essere creativi e partecipare conta ancora qualcosa?"
Alle ore 22.30 nel Palco Pineta spazio al Quartetto Entr’Acte (formato da Giacomo Mornelli - sax soprano, Francesco Paolo Mazzali - sax contralto, Davide Dal Vignale - sax tenore, Lorenzo Poletti - sax baritono). Un’esplorazione tra le musiche di Javier Girotto, Astor Piazzolla, Ennio Morricone, Richard Galliano e Gordon Goodwin, attraverso una personale rievocazione della Cinquantaduesima Strada, celebre via newyorkese che vide esibirsi nei suoi locali alcuni fra i più grandi musicisti della seconda metà del Novecento - da Charlie Parker e Dizzie Gillespie a Miles David.
"L’immagine del festival, ideata dall’attrice e poliedrica artista toscana Francesca Sarteanesi - continua Andrea Cerri - che al festival presenterà un’installazione dal titolo Sottolio, intende proprio sottolineare, con l’ironia che la contraddistingue, questo legame tra passato e futuro, tra ciò che è stato e ciò che probabilmente sarà: la mucca, da sempre simbolo di Marinella, della tenuta, della fattoria e del “latte Marinella”, ormai purtroppo fallita, è definitivamente finita sott’olio. Quell’olio che simboleggia la nuova vocazione agroindustriale del territorio e il suo possibile rilancio, e che ci auguriamo permetterà al borgo una nuova vita, che possa “conservarne” l’identità senza stravolgerne i contorni ma anzi salvarla dal pericolo di essere abbandonata, rivalutare il borgo, valorizzare le sue bellezze, riportando Marinella allo splendore di un tempo".
Il festival è un progetto ideato e realizzato da Scarti - Centro di produzione di innovazione, in collaborazione con Città di Sarzana e Teatro degli Impavidi e con il sostegno di Regione Liguria e Ministero della Cultura, che si propone di riscoprire un luogo unico e suggestivo, dall’atmosfera retrò e quasi senza tempo, da troppo tempo dimenticato tra spiagge libere, stabilimenti storici e meravigliosi, con le Apuane sempre sullo sfondo, il borgo agroindustriale degli anni Trenta e le botteghe di una volta, la pineta e l’ex fattoria, il circolino, le case coloniche e le palazzine anni Sessanta, il lavoro e la fatica nei campi a due passi dallo svago balneare: tra “Amarcord” di Fellini e “Sapore di Mare” dei Vanzina.