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A Fosdinovo torna il più importante Festival nazionale dedicato alla Resistenza

"Fino al cuore della rivolta" giunge alla 18esima edizione.

Anche questa estate è arrivato il momento del festival “Fino al cuore della rivolta” giunto alla sua diciottesima edizione.

Dal 5 al 9 e dal 13 al 15 agosto, dopo due anni di edizioni “ridotte” nei numeri, ma non nello spirito e nella qualità delle iniziative, il festival ritorna nella sua veste consueta, con gli spettacoli la sera, il palco grande e la possibilità di campeggiare per i volontari e non solo; un’edizione del rilancio che, pur senza trascurare le necessarie misure di sicurezza visto il periodo storico che stiamo vivendo, ha risposto alla grande richiesta di partecipazione registrata in questi ultimi due anni di restrizioni. Tornare “grandi” facendo tesoro delle esperienze e delle soluzioni adottate durante l’emergenza, per proporre un festival ancora più ricco di cultura e di socialità.

"Questa manifestazione - affermano gli organizzatori- è divenuta, con il passare degli anni, il più importante festival nazionale dedicato alla Resistenza, un evento apprezzato e consolidato che attira moltissimi ospiti anche da fuori regione. L’impresa ha sempre più del “miracoloso”, sia per come viene realizzata dai volontari dell’associazione Archivi della Resistenza con totale spirito di gratuità, sia per l’entusiasmo che suscita presso un pubblico affezionato, pertinace e assai eterogeneo, soprattutto in termini anagrafici. Il miracolo sta soprattutto nell’aver saputo resistere in questi anni complicati di pandemia e continuare, nonostante tutto, a rilanciare la sfida culturale di proporre un evento legato ai valori dell’antifascismo e della Resistenza, che sapesse riscuotere successo e suscitare l’entusiasmo delle giovani generazioni".

Come è ormai consuetudine, il festival si svolge nella suggestiva cornice del Museo audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS) che in queste giornate di musica, dibattiti, teatro e poesia dedicate alla Resistenza, si anima di una partecipazione straordinaria. Il tutto all’interno di un bosco di castagni secolari, intorno a quella che era la sede di una colonia per bambini realizzata dai partigiani nel dopoguerra e trasformata, a fine anni Novanta, nel primo museo multimediale della Resistenza italiana, con testimonianze legate alla lotta partigiana, fonti orali uniche per arrivare «fino al cuore della rivolta».

Anche quest’anno il programma del festival sarà ricco di spettacoli e vedrà protagonisti, come sempre, importanti nomi del panorama artistico e culturale.
Ogni giornata sarà animata dalle 17.00 da dibattiti su argomenti politici di attualità e incontri sulla memoria storica. Dalle 19.00 gastronomia con piatti tipici e sorprese culinarie e due pranzi su prenotazione.
Dalle 21.00 gli spettacoli e a seguire i dopo-spettacolo che chiuderanno le serate.

Protagonisti dei dibatti saranno Paolo Pezzino e Davide Conti che proporranno un dialogo su uso pubblico della storia e calendario civile; Paolo De Simonis, Luca Bravi, Mauro Perini, Patrizia Fornaciari, Andrea Satta parleranno della Resistenza dimenticata degli IMI (Internati Militari Italiani); Franco Bertolucci, Giovanni De Luna, Maurizio Maggiani, Maria Valeria Della Mea, dialogheranno invece su memoria e ingiustizia intorno alla figura di Franco Serantini a cinquant’anni dalla scomparsa, coordina Claudia De Venuto; Alessio Lega, Giuseppe Filippetta, Stefano Arrighetti, coordinati da Paolo de Simonis, con un dibattito su “Bella ciao” e la Resistenza in cento; sul 1922 e l’avvento del fascismo discuteranno Angelo d’Orsi, William Gambetta e Francesco Pelosi, coordinati da Andrea Ventura; sul Sessantotto e una cartografia della disobbedienza Angelo d’Orsi, Stefano Gallo, Giorgio Pagano; Gabriele Proglio, Lorenzo Orsi e Archivi della Resistenza, coordinati da Ilaria La Fata, racconteranno i loro progetti per per una storia orale del G8 di Genova; alcuni esponenti del Collettivo di Fabbrica GKN di Firenze e di RiMaflow di Trezzano sul Naviglio, dialogheranno insieme a Checchino Antonini di lotte operaie e non solo; infine Guido Viale, Alberto Zoratti insieme a esponenti di Fridays For Future e di associazioni e comitati ambientalisti daranno vita a un dibattuto su crisi climatica e diritto al futuro.

Dalle 21.00 inizieranno gli spettacoli e i concerti con straordinarie novità e graditissimi ritorni. Tra questi Nada con il concerto “Nada duo”; Giobbe Covatta, per la prima volta al festival, con uno spettacolo sull’ambiente dal titolo “6°(sei gradi)”; Maurizio Maggiani porterà un monologo dal titolo “La rivoluzione Universale. Racconto orale”; Ascanio Celestini si esibirà in uno spettacolo inedito dal titolo “I parassiti, un diario nei giorni del Covid-19”; Ginevra Di Marco tornerà sul palco del festival con “Quello che conta. Ginevra canta Luigi Tenco”; il ritorno al festival di Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri; Andrea Satta con uno spettacolo tratto dal suo romanzo “La Fisarmonica Verde”; Alessio Lega con uno spettacolo dal titolo "Qui Radio Libertà. La Resistenza in cento canti "; Marco Rovelli e Dome La Muerte con un omaggio a Iggy Pop, Lou Reed e David Bowie; Angelo d’Orsi con una lectio brevis dal titolo “'Il consenso ottenuto col bastone'. Brevissima storia del fascismo” mentre Giovanni De Luna con un excursus sull’ Italia repubblicana dal titolo “Cinema Italia. I film che hanno fatto gli italiani”; Casa del Vento arriva al festival con il nuovo album “Alle corde”; Antonio Lombardi un concerto dal titolo “Ouverture. Le parole nella musica, la musica nelle parole”, Giancane che ritorna al festival con “DisgusTour” verrà preceduto da Lepre che presenterà il suo album d’esordio intitolato “Malato”; Giromini e i Professori feat. Jonathan Lazzini con l’album “Manifesto post-pop”, Maricanti con “Ouverture. Voci in quartetto”. E, per il gran finale, Apice con il concerto “Attimi di sole” precederà una grande sorpresa, un gruppo per la prima volta sul palco del festival la cui identità sarà svelata solo pochi giorni prima.

Infine i consueti dopospettacolo che concluderanno le cinque serate del festival sotto il porticato del Museo con musica e recitazione da mezzanotte fino alla chiusura. Saranno protagonisti artisti emergenti, attori e musicista tra cui: Sebastian Luque Herrera e Jonathan Lazzini, OZ, Cosmic Queers, Epoca 22, Flo-Spaguetty, Wunder Tandem, Téracomera, Antonio Perretta, Federico Rosi e Teatro dell’Assedio per il gran finale.

Il festival è a cura dell’associazione Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani e delle sezioni ANPI di Sarzana, Carrara, Villafranca-Bagnone, Lerici, Ortonovo, Fosdinovo, Castelnuovo Magra, Massa - Sez. Patrioti Apuani, tutti facenti parte del Comitato Sentieri della Resistenza. E ha il patrocinio di Regione Toscana, Province di Massa Carrara e della Spezia, dei Comuni di Fosdinovo, Carrara, Sarzana, Castelnuovo Magra, Massa e La Spezia, Proloco di Fosdinovo, Arci Massa Carrara e Val di Magra, Rete Museale Terre dei Malaspina e delle Statue Stele.

Hanno poi collaborato importanti festival, associazioni e centri di ricerca: Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino (FI), Fondazione Ignazio Buttitta di Palermo, Circolo Gianni Bosio di Roma, Lega di Cultura di Piadena (PC), Istituto Alcide Cervi (RE), Asociacion de Amigos de las Brigades Internacionales, Associazione Italiana di Storia Orale, Paesaggi della Memoria, Istituto Spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, gli Istituti Storici della Resistenza Toscano e Apuano, Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti per la Spagna (AICVAS), Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA), Scuola Abreu per Aulla, ValSusa FilmFest, Rete del caffè sospeso, Blanca Teatro, Associazione Raglio Forte, Ri-Maflow - Fabbrica recuperata, Il Cantastorie online, VAB sez. Giucano.

Inoltre attraverso il crowdfunding hanno partecipato altri soggetti: RitrovArci di Canepari, Spinta dal Bass No Tav. Infine Contatto Radio – Popolare Network è, come ogni anno, la radio ufficiale del festival.


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